Raccontare i personaggi di un paese, come quello di Palazzolo, un omaggio alla sua storia e un esercizio di memoria. Lo studioso di tradizioni popolari Nello Blancato alcuni anni fa ha pubblicato il libro “Eran ventuno, persone e personaggi palazzolesi”, un fortunato volume su storie e profili di gente comune, descrizioni minuziose di ambienti e di usanze popolari, uno sguardo a quella storia del paese e di chi l’ha vissuto, attraverso i ricordi suoi, ma anche le tante testimonianze raccolte negli anni, un percorso sentimentale dove ognuno ha costruito la propria infanzia e la prima giovinezza. “Sono persone che svolgevano le proprie attività tra corso Vittorio Emanuele e piazza del Popolo – racconta Blancato -. Tutto è iniziato pubblicando alcune storie sul settimanale Cammino, “il filo della memoria”, parlando delle attività commerciali di un tempo, della vita palazzolese degli anni Cinquanta e Sessanta, ricordi della mia gioventù, vissuta in questo contesto del centro storico, dove la mia famiglia aveva un bar. Alcuni ricordi sono riuscito a fissarli su carta, per altri mi sono basato sulle testimonianze di amici e parenti”.
Da qui la realizzazione di questo libro, arricchito anche dalle fotografie dei vari palazzolesi descritti, un omaggio unico nel suo genere, alla sua città e alle sue tradizioni. Personaggi che Blancato ha voluto raccontare in dettaglio, da don ‘Mmastianu Culosa, a don Ciccio Pastasciutta, a Turi Rizza, Turiddu re telgrammi, Pippinu l’Uoruvu.
E adesso dopo dieci anni Blancato ha deciso di pubblicare sul suo blog (http://nelloblancato.blogspot.it/) le varie storie proprio per riportare alla memoria quel periodo.