Altri tre anni di lavori per scoprire altri tesori dell’area archeologica di Akrai. Rinnovata la convenzione con l’università di Varsavia. Questo consentirà di riprendere la campagna di scavi che sta interessando la parte romana del sito. Sono passati ben dieci anni dall’inizio della campagna e i risultati sono stati raggiunti. Akrai custodisce tanti tesori di archeologia da ritrovare e portare alla luce. Un pezzo di storia che così rivive.
Ad Akrai il nuovo direttore del parco
E per salutare l’avvio di questa nuova campagna di scavi, il direttore del Parco archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro da cui dipende Akrai, Calogero Rizzuto, ha effettuato un sopralluogo con Rosa Lanteri, direttore dell’unità operativa 7 Parco di Akrai . La nuova direzione prevista dalla normativa prevede infatti che il sito dipenda dal nuovo parco. Non più dalla Sovrintendenza prima e dal Polo museale dopo. Questo consentirà che le risorse dello sbigliettamento possano essere investite direttamente sul sito. In sostanza manutenzione e servizi da migliorare.
La convenzione sugli scavi ad Akrai
E cosi riprendono gli scavi. Sono trascorsi dieci anni dall’inizio della campagna sul sito. Scoperti tanti tesori della vita romana di Akrai. “La lunga campagna di scavi– spiega l’assessore ai beni culturali Maurizio Aiello – che ha permesso di scoprire il periodo romano dell’antica Akrai attraverso il recupero di monete, vasi, vetri e oggetti di vario tipo”. L’intesa con l’università polacca ha permesso di portare a Palazzolo studiosi e ricercatori che hanno trascorso lunghi periodi sul sito. Inoltre è stata occasione anche per organizzare momenti di incontro e di studio co le scuole. A breve ne verranno organizzati di nuovi proprio per avvicinare le nuove generazioni a questo ricco patrimonio.
Una pubblicazione sulle scoperte fatte
In passato realizzata una pubblicazione sulla campagna di scavo. “Unveiling the past of an ancient town – Akrai/Acrae in south – eastern Sicily” è il libro che ha raccontato la missione archeologica italo-polacca che dal 2009 ha permesso di svelare i segreti di Akrai.
A presentare il volume e i risultati della ricerca era stata Roksana Chowaniec, dell’Università di Varsavia. Un libro da leggere e studiare per conoscere il passato della città.
Una mostra sui reperti trovati
E torneranno ad essere esposti i tesori rinvenuti ad Akrai. “Nell’intento della nuova direzione del parco – ha detto Rizzuto – c’è proprio la volontà di riproporre una esposizione“. Infatti in passato i reperti archeologici trovati sono stati in mostra a Palazzolo. Al museo archeologico di palazzo Cappellani a Palazzolo la mostra “Per la conoscenza dell’antica Akrai: le ultime ricerche nell’area dell’abitato”. Occasione unica per ammirare i reperti rinvenuti dall’università polacca.
Un progetto per il sito
E come ha spiegato Rizzuto, verranno avviati a breve i lavori sul sito. Finanziato il progetto di 845 mila euro. Da molti anni la zona archeologica aveva bisogno di interventi. Il progetto già esecutivo riguarda la valorizzazione e fruizione. Il tutto attraverso la sistemazione e messa in sicurezza di percorsi di visita, miglioramento accessibilità. E questo avverrà con l’abbattimento delle barriere architettoniche e adeguamento funzionale delle aree esterne di pertinenza dell’area archeologica. Così si migliora la fruizione. I lavori sono attesi da tempo.a questi si aggiungono quelli per il sito dei Santoni. Un altro progetto di cui si attende il decreto. In questo modo migliora l’offerta turistica del ricco patrimonio di beni culturali che possiede Palazzolo.