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Alessandro Italia raccontato da Rovella

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Tra le figure intellettuali di rilievo del nostro paese Palazzolo Acreide possiamo annoverare Alessandro Italia. L’autore è conosciuto maggiormente per aver scritto  La Sicilia Feudale che fu stampato nel 1940. Il testo contiene delle fotografie molto interessanti ed originali, perché sono un esempio dei costumi siciliani del medioevo.

Nota biografica

Alessandro Italia nasce a Palazzolo il 13 marzo 1864. Fu un avvocato penalista ed anche sindaco di Palazzolo nel 1914. Italia si interessò anche di archeologia, perché come dice Salvatore Distefano, nacque da una famiglia di cultori di storia locale. Scrisse infatti Bidis o Bidinum di Palazzolo e Le Misteriose Pentalite. I testi riguardano la ricerca topografica e sono una base per un esame critico di archeologia medievale. Quest’ultimi scritti sono stati analizzati puntualmente da Distefano in un articolo pubblicato su Studi Acrensi, v. 4 (2005-2013) intitolato Alessandro Italia: ricerche e studi di topografia medievale.

Abiti Medievalizzanti, foto particolari dalla Sicilia Feudale, di Alessandro Italia del 1940
Abiti chiamati La Glimpa piccola e la coppa, dalla Sicilia feudale del 1940

Alessandro Italia e Giuseppe Rovella

Giuseppe  Rovella racconta del suo incontro particolare con Alessandro Italia il 12 aprile del 1954 nel suo articolo pubblicato in Studi Acrensi, v. 2 (1984-1995) e intitolato Alessandro Italia, Antonino Uccello e Giuseppe Fava quali io li vidi. Rovella, prima di quel giorno, aveva incontrato l’avvocato casualmente per strada. Con lui aveva intavolato discorsi culturali, perché il nostro personaggio “probabilmente, dice Rovella, aveva visto in me un interlocutore nel deserto ambientale di un piccolo centro”. Rovella, quando entra in casa Italia, inizia a guardare l’autore con un’attenzione curiosa e rispettosa, nello stesso tempo, come meritava un personaggio molto colto.

Incontro tra Alessandro Italia e Rovella

Il nostro giovane filosofo descrive Italia come “un uomo robusto e alto, dal bel volto normanno e signorile, un pizzico di sospettosa aggressività e un volto amabile”.  Quando Rovella entra in casa, Italia con un sorriso enigmatico regala la sua Sicilia Feudale al giovane studioso con “una dedica, dice Rovella, affettuosa e rispettosa contemporaneamente”.

Sicilia Antica come quella raccontata da Alessandro Italia
Un’antica cartina della Sicilia e del Val di Noto

Alessandro Italia e la società

La società a quel tempo stava cambiando, iniziava quella decadenza dei costumi e cominciava l’era del consumismo che avrebbe caratterizzato i decenni successivi. Per questo motivo il nostro scrittore, dice Rovella, “rimpiangeva un certo universo di gioia popolare, di immediata comunicativa, di semplicità patriarcale”. Alessandro Italia alla fine della sua vita ricevette la visita dell’Arcivescovo di Siracusa che ne raccolse la confessione. La sua era una religiosità autentica che confluiva nella cristianità “di quel mondo storico e leggendario, in cui dominava pur sempre la civiltà cristiana medievale”. Rovella più tardi rileggendo La Sicilia Feudale trasse nomi di oggetti, di persone ed altri elementi che utilizzò nel suo romanzo “La fattoria delle querce”. Scrive Rovella: “avrei, a mia volta, riflesso nel mio occhio interiore l’intelligenza costruttrice e scopritrice dello noto storico-scrittore” palazzolese.  

Alessandro Italia raccontato da Rovella ultima modifica: 2019-09-12T09:00:21+02:00 da Luisa Itria Santoro

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