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Associazione Archeoclub per conoscere il passato

Associazione Archeoclub:Visita Museo Archeologico Judica

L’Archeoclub è un’associazione che si occupa “di sostenere con un impegno concreto gli studiosi e gli esperti dell’archeologia nella divulgazione della conoscenza del passato”. L’Associazione nazionale mette, quindi, a disposizione delle comunità locali professionalità che si rivelano preziose per promuovere la cultura a 360 gradi. Per la sezione di Palazzolo posso dire a pieno titolo che questa professionalità è rappresentata in maniera eccellente dalla presidente dell’Associazione Concetta Caruso. L’intervista alla presidente ci svela la nascita della sezione dell’Archeoclub a Palazzolo e di che cosa si occupa.   

Presidente Concetta Caruso com’è nata la sua passione per l’archeologia?

Volevo, innanzitutto, ringraziare per questa intervista e per l’interesse dimostrato per Archeoclub. Come nasce la mia passione? Beh…Quando si vive in un posto come Palazzolo Acreide, diciamo che con la passione per certi argomenti ci nasci. Ho sempre visto con ammirazione le foto del matrimonio dei miei genitori fatte al teatro greco, ho mosso i miei primi passi nella chiesa di S. Lucia di Mendola e tra i ruderi dell’antica chiesa rupestre e da bambina andavo spesso alla necropoli di Castelluccio. Durante l’ultimo anno di liceo decidere di iscrivermi a Scienze dei Beni Culturali, proseguendo poi il percorso di studi con la laurea magistrale in Archeologia e la Scuola di specializzazione in Beni archeologici, mi è sembrata la cosa più naturale.

Archeoclub: Inaugurazione Della Sede
Associazione Archeoclub inaugurazione della sede

È stata creata a Palazzolo una sezione dell’Associazione nazionale Archeoclub, com’è nata questa idea?

La sede locale è nata nel 2017, durante il mio anno di attività di servizio civile, anche su invito dell’allora assessore comunale alla cultura, il dott. Luca Russo. In realtà non è la prima volta che Palazzolo conosce questa associazione. In passato era già stata attiva, poi, per vari motivi, si sciolse. Ma da quella esperienza nacquero altre associazioni culturali molto affini nelle finalità e nella forma mentis.

L’Associazione Archeoclub quali scopi ha?

Lo scopo, a mio avviso, è sicuramente quello di rendere la cultura fruibile e accattivante. Molto spesso agli archeologi viene, ad esempio, rivolta l’accusa di parlare in modo troppo tecnico e complicato. Questo, che è vero, può diventare un problema ad un pubblico di “non addetti ai lavori”. Ho sempre voluto, quindi, fare delle attività che non riguardassero solo un gruppo ristretto di persone, mentre tutti gli altri si guardavano intorno, chiedendosi “e chi è sta cosa?”. Abbiamo cercato di coinvolgere ogni fascia d’età, dai più piccoli, con cui, ad esempio, abbiamo giocato a fare l’archeologo. Abbiamio coinvolto i grandi ai quali solitamente sono stati dedicati gli incontri, quasi a cadenza mensile, che sono stati organizzati nel corso di questi 3 anni.

L’Associazione Archeoclub da quanti anni è attiva e che cosa avete organizzato?

A luglio, appunto, si va per il terzo anno. Sicuramente l’attività più entusiasmante è stata quella dell’Archeofest del 2018: cinque eventi per cinque fine settimana nel mese di luglio, per festeggiare il primo anno di attività, nei quali abbiamo letteralmente “invaso” cinque spazi del nostro paese, come i ruderi del castello medievale, la villa comunale e gli spazi del plesso Vaccaro. Ma abbiamo promosso anche tante prestigiose presentazioni di libri, come Il vendicatore oscuro di Annalisa Stancanelli, Città dei greci in Sicilia di Massimo Frasca, Patrimonio culturale, paesaggi e personaggi di Santino Alessandro Cugno. Poi c’è stato l’incontro con la casa editrice VerbaVolant o l’evento natalizio Libri sotto l’albero in cui, in collaborazione con l’Associazione Giuseppe e Turi Rovella, abbiamo presentato le pubblicazioni di Mario Fillioley e di Simone Rausi.

Archeoclub: Presentazione Libro Massimo Frasca
Archeoclub: presentazione del Libro di Massimo Frasca

E i riferimenti con il territorio?

Non sono mancati nemmeno i riferimenti al nostro territorio, con la conversazione con Salvatore Greco, autore de L’Ottocento Borbonico a Palazzolo Acreide. O con l’incontro con Vincenzo Zocco che ha curato la riedizione di Palazzolo, Notizie Storiche (1873) dall’opera del nostro illustre concittadino Nicolino Zocco. O, ancora, con lo showcooking realizzato in collaborazione con lo chef Andrea Alì, basandoci sugli scritti di Antonino Uccello in Del mangiar siracusano. Ci siamo approcciati all’audiovisivo con la proiezione di Scampia Felix di Francesco Di Martino, dedicato al carnevale organizzato annualmente nel quartiere napoletano. Infine, recentemente, abbiamo presentanto il cortometraggio The Dance of Death del duo palazzolese degli Enigmatici, in collaborazione con Meraki. Abbiamo collaborato con la Fine Art Produzioni in occasione delle riprese per il docu-film Sicilia Grand Tour 2.0.

Per quanto riguarda la musica e il territorio?

Non sono mancate nemmeno le incursioni musicali, come nel caso del concerto di Aria siciliana, organizzato lo scorso anno al Teatro Greco di Akrai, con protagonista il nostro Dave Monaco. Negli anni abbiamo collaborato con la Soprintendenza di Siracusa, grazie alla quale abbiamo promosso delle passeggiate al parco archeologico di Akrai e delle visite al nostro museo archeologico, con il Museo dei Viaggiatori in Sicilia e con la Casa Museo Antonino Uccello, nei quali ci siamo sempre sentiti davvero “di casa”, e con i Luoghi del lavoro contadino di Buscemi, collaborando a mostre, realizzando eventi sull’enologia e uno spettacolo di pupi siciliani e cantastorie.

Avete coinvolto anche le scuole?

Si, ci siamo interfacciati anche con le scuole, grazie a due progetti di alternanza lavoro e a dei laboratori rivolti ai bambini delle scuole elementari. Non sono mancate nemmeno le uscite all’esterno, come nel caso della visita alla “Porta dei sacerdoti”, alla “Sepoltura di Santa Lucia” di Caravaggio e alla “Casa delle farfalle” o in occasione della collaborazione con la Rassegna del documentario e della comunicazione archeologica che si tiene annualmente a Licodia Eubea.

È in programma qualche evento? In questo periodo di chiusura causa Covid19 in che modo si svolgeranno?

Sì, sicuramente questa estate ci vedrà ancora protagonisti. Durante questi anni di attività ho sempre immaginato degli incontri interattivi, in cui tutti hanno avuto modo di esprimersi e confrontarsi con i relatori in sala. La presentazione di un libro in video diretta o la realizzazione di attività per bambini da casa, credo, sminuisca il lavoro che sta alle spalle. Quindi, al momento, ci stiamo organizzando attraverso progetti “alternativi” anche in collaborazione con il gruppo di Meraki ETS, sperando di poter tornare presto alle nostre attività dal vivo, anche in base alle disposizioni previste per le distanze di sicurezza. Anzi, credo che le sere di luglio vedranno già le prime manifestazione a doppia firma.

Associazione Archeoclub per conoscere il passato ultima modifica: 2020-06-23T09:00:00+02:00 da Luisa Itria Santoro

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