Si accendono i motori per l’organizzazione del Carnevale 2019 a Palazzolo. L’amministrazione ha pubblicato i bandi per il concorso dei carri allegorici e quello per scegliere l’immagine della manifestazione. Il Carnevale quest’anno si svolgerà a fine febbraio ma l’organizzazione è già partita da tempo proprio per coinvolgere tutta la città.
Il bando per i carri
Per i carri allegorici che parteciperanno alle sfilate il concorso prevede sei premi. Il primo da 12 mila euro. Il secondo da 9 mila. Il terzo da 7 mila. Il quarto da 6 mila. Il quinto da 5 mila. Il sesto da 4 mila.
Il bando per l’immagine
Questa iniziativa è rivolta agli alunni degli istituti superiori di Palazzolo. L’obiettivo è quello di individuare un elaborato artistico ispirato al tema Carnevale di Palazzolo. E’ la prima volta che il Comune realizza un bando come questo con l’obiettivo di coinvolgere le scuole. “Per coinvolgere gli studenti – ha spiegato l’assessore al Turismo Maurizio Aiello – nell’organizzazione del Carnevale, invitiamo i ragazzi a ideare un manifesto, una grafica, un elaborato per comunicare al pubblico l’idea del nostro carnevale storico. Attraverso loro vorremmo comunicare agli altri il nostro bel carnevale fatto di divertimento, carri allegorici, sagre, euforia. Le opere pervenute saranno poi esposte in una mostra aperta al pubblico nel periodo di natale 2018 e al vincitore andrà un premio in denaro di duecento euro”.
Le scadenze
Per il bando sui carri allegorici le domande vanno presentate entro il 20 novembre. Per il bando sull’immagine invece il 19. Ogni informazione si può reperire all’ufficio turistico del Comune o sul sito web dell’ente.
La tradizione del Carnevale a Palazzolo
A Palazzolo la storia di questa manifestazione è molto antica: affonda le sue radici in antiche processioni che si facevano durante le feste liturgiche con la partecipazione di persone mascherate. Intorno al Diciottesimo secolo a Palazzolo dopo il Carnevale per la festa della Madonna Odigitria alla processione partecipavano le “’ntuppatieddi”, donne mascherate, e poi anni dopo anche i “mantarri”, durante il carnevale. Poi sfilavano carretti con donne e uomini vestiti con coperte e attrezzati di “fischiettu” e “tammuru”. Poi negli anni Cinquanta in corteo c’erano anche le “lape” infiorate, i primi carri allegorici di cartapesta, i primi carri di Turi Rizza e poi quelli dei Costa, dei Chicchiriddi, dei Fazzino, dei Merlino. E dopo le sfilate alla mezzanotte del martedì, il carro del “Re Carnevale” veniva bruciato all’inizio di via San Sebastiano. E poi c’erano le maschere realizzate da don Ciccio Pastasciutta, raffiguranti la strega, il diavolo, il contadino, la testa d’asino.
I veglioni e le sagre
E poi c’erano i tradizionali veglioni nelle piazze, luoghi ove ballare, come anche il Cinema Sardo, l’Odeon, il Municipio, la Spelonca. Negli anni Settanta c’erano le sagre, da quella della salsiccia a quella dei Cavatieddi, che si teneva a San Paolo, e poi la “Sagra del dolce”.
Turi Rizza
Il personaggio più importante del Carnevale di Palazzolo è senza dubbio Turi Rizza. Per alcuni anni è stato anche istituito un premio dedicato a lui, finalizzato a premiare la migliore maschera buffa. Spazio poi all’arte della cartapesta con i carri realizzati da Vincenzo Guglielmino, Francesco Caldarella, Sebastiano Di Paola e i giovani di oggi.