Un progetto di miglioramento per uno dei luoghi più importanti per l’arte e per il turismo di Palazzolo. Via libera all’appalto per i lavori alla Casa museo Antonino Uccello, interventi voluti dalla Sovrintendenza e attesi da tempo. La struttura di via Machiavelli, infatti, ha bisogno di interventi per la sua manutenzione. Ecco allora che arriva l’appalto. E così i lavori di recupero si potranno realizzare.
I lavori di recupero nella struttura
Ad aggiudicarsi i lavori è stata l’associazione temporanea d’impresa “Eredi Geraci Salvatore”. Il progetto iniziale da 1.122.546,77 euro, che prevede il restauro e la manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela e il restauro delle superfici decorate e dei beni mobili di interesse storico artistico. Inoltre i lavori di recupero prevedono interventi alle coperture e adeguamento impianti alle normative vigenti per una migliore fruibilità.
Il museo e i lavori di recupero
Il museo intitolato ad Antonino Uccello è considerato uno dei musei etnografici di maggiore tradizione in Sicilia e nel Meridione d’Italia. Esso è una testimonianza viva delle tradizioni della cultura contadina. Un riferimento culturale per tutto il territorio ibleo, un segno di riconoscimento dell’identità e del profilo delle comunità stanziate nell’area. Ma anche punto di riferimento per chi voglia conoscere il tessuto economico e sociale della Sicilia preindustriale. Considerato uno dei musei più importanti in Sicilia e in Italia.
Il museo un luogo di grande bellezza
Abbiamo spesso raccontato quanto fosse importante questo sito per il patrimonio di Palazzolo. Il museo prende il suo nome da Antonino Uccello, nato a Canicattini Bagni, che negli anni Quaranta si trasferì in Lombardia per insegnare nelle scuole elementari della Brianza. Qui approfondì l’idea di realizzare una casa museo, per salvaguardare un patrimonio culturale che rischia altrimenti di essere perduto. La sua è una vera e propria missione: salvare gli oggetti di una cultura destinata alla scomparsa. Ed è ciò che avvenne a Palazzolo.
Infatti nel 1961 acquisì un’ala dell’antico palazzo Ferla in via Machiavelli. Vi trasportò gli oggetti raccolti nell’area iblea e la casa fu inaugurata nel 1971. Per il resto della sua vita Uccello si dedicò alla tutela di questo patrimonio, ma anche alla stesura di testi, di poesie. Per la sua particolarità palazzo Ferla ospita ancora i vecchi ambienti della cultura contadina, come le stanze del massaro, che provvedeva alla preparazione della ricotta, dei formaggi, ai lavori del frantoio.
Negli anni sono state promosse anche diverse iniziative culturali e mostre per una diffusione delle tradizioni del territorio. E speriamo di poterne tornare a usufruire.
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