Potrebbero essere imminenti i lavori di recupero della struttura che ospita la Casa museo Antonino Uccello di Palazzolo. Il 10 settembre 2016 è stato firmato il Patto per il Sud che finanziava il progetto per l’importo di 1.600.000 euro. Si tratta dei lavori di Lavori di riqualificazione e restauro della Casa Museo Regionale Antonino Uccello di Palazzolo Acreide. A ricordarlo Vincenzo Vinciullo, Presidente emerito della Commissione Bilancio. Fu autore dell’ordine del giorno che successivamente consentì l’approvazione del finanziamento e Salvatore Gallo, Sindaco di Palazzolo Acreide.
Firmato il contratto per i lavori alla casa museo
Dopo quel finanziamento non si è poi saputo nulla dei lavori. “Finalmente – spiegano – è stato firmato il contratto che è stato pubblicato sui siti istituzionali. Certo, non possiamo dire di essere particolarmente soddisfatti, essendo trascorsi più di 5 anni dall’atto del finanziamento. Spesso si accusa la politica di non essere in grado di rispondere agli interessi del territorio e ai bisogni della gente. Però non sempre la responsabilità appartiene alla politica, come in questo caso, infatti, sono passati tanti anni prima che si potesse firmare il contratto e non sappiamo quando si concluderanno i lavori”.
Ma adesso il percorso sembra essere quello giusto. “Tuttavia – hanno concluso Vinciullo e Gallo – il dato positivo, che vogliamo sottolineare, è che finalmente i lavori inizieranno. E ci auguriamo che, insieme ai lavori della Casa Museo Antonino Uccello, si possano sbloccare tutti i rimanenti lavori, ancora bloccati, per la città di Palazzolo”.
La struttura di via Machiavelli
La Casa museo che lo scorso anno ha festeggiato i 50 anni dalla sua apertura è una realtà importante per il turismo di Palazzolo. ll museo rappresenta una raccolta antropologica degli studi di tutta la vita. A maidda, a sbria, u rastieddu, ma anche u palittunu, a furnacella, inoltre a tuccena, u fusu, a rucca sono tutti strumenti sconosciuti alle nuove generazioni. Inoltre attività culturali delle arti, dei mestieri, e degli ambienti di lavoro di tutte quelle tradizioni ormai che non esistono più. Il magazzino, detto “maiazzè”, a “casa ri massaria”, e pure il frantoio e la “casa ri stati” sono gli ambienti che il turista può visitare. Il Museo è visitabile tutti i giorni, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, compresa la domenica.
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Bene!