A pochi giorni dalla scomparsa del maestro Franco Zeffirelli, autore di alcuni tra i più famosi film e spettacoli teatrali italiani, vogliamo celebrarlo ricordandone il suo legame con la Sicilia e con Palazzolo Acreide. Qui, infatti, girò le scene di due dei suoi film più famosi: Storia di una capinera e Cavalleria Rusticana.
Il debutto di Franco Zeffirelli a Palazzolo con la Cavalleria Rusticana
La scomparsa di Franco Zeffirelli ha rappresentato una grande perdita per tutto il mondo del cinema e del teatro, non solo italiano. Attraverso il suo lavoro, infatti, il regista, sceneggiatore e scenografo non solo ha dato vita a delle creazioni che hanno fatto scuola, ma ha anche contribuito a portare scenografie e paesaggi nostrani in tutto il mondo. Grande fu, ad esempio, il legame del fiorentino con la Sicilia. Qui realizzò, fra gli altri, anche i due capolavori Storia di una capinera e Cavalleria Rusticana. Entrambe le pellicole presentano delle scene girate a Palazzolo. Cavalleria Rusticana è il primo film di Franco Zeffirelli girato a Palazzolo. Le scene, infatti, furono terminate nel 1982. La storia racconta dell’amore fedifrago tra Lola, una donna già sposata con Alfio, e Turiddu.
I due sono innamorati sin da ragazzi, ma quando Turiddu parte per la leva militare, Lola sposa Alfio. Quando quest’ultimo non c’è, tuttavia, i due si incontrano di nascosto. Così Santuzza, una ragazza innamorata di Turiddu, racconta tutto ad Alfio, nella speranza che l’amato la noti. Così Alfio, infuriato, sfida Turiddu a duello. Quest’ultimo viene ucciso ed il film si chiude con un’affranta Santuzza ben conscia di aver, indirettamente, fatto ammazzare il suo grande amore. Il film fu il battesimo di Zeffirelli a Palazzolo. Sin da subito egli vide la cittadina come uno studio cinematografico a cielo aperto. Il regista decise, infatti, di girare molte scene fra i tortuosi vicoli del centro storico. La scelta fu azzeccatissima, poiché questi luoghi rappresentano alla perfezione la Sicilia povera, magnifica e passionale raccontata da Giovanni Verga. Ed un maestro come Zeffirelli non poteva coglierne tutte le immense possibilità.
Storia di una capinera
Storia di una capinera, invece, vide la luce nel 1993 ed è anch’esso tratto da una novella di Giovanni Verga. La storia racconta dei travagli di una giovane suora, Maria, che conosce e ricambia l’amore di Nino ma non riesce a decidere se cedere alle lusinghe o destinare la sua vita a Dio. Inizialmente sceglie di restare in convento ma, pentitasi, corre da Nino, che nel frattempo ha sposato la sorella di Maria, Giuditta. La suora, disperata, confessa il suo amore a Nino, che però non può lasciare Giuditta, che nel frattempo resta incinta. Così a Maria non resta che tornare in convento e dedicare la sua esistenza, colma di rimpianti, a Dio.
Le scene palazzolesi del film (girato anche ad Aci Trezza, Catania, Etna, Noto, Zafferana Etnea e ad Aci San Filippo) sono girate presso la Masseria Case Musso, la contrada Vallefame, Masseria di Contrada Cavadonna e, soprattutto, presso la Chiesa di San Paolo.