Attraversare quei corridoi, visitare quelle stanze, per chi in passato ha trascorso giornate intere in questi luoghi è stata una grande emozione. Restituito alla comunità il complesso Vaccaro di Piano Acre a Palazzolo Acreide, un luogo destinato a ospitare una Galleria d’arte contemporanea, appena inaugurata, una scuola permanente di teatro, un ostello per i giovani, con cento posti letto. Ci son voluti ben sedici anni dall’avvio del progetto fino ai vari finanziamenti, ben cinque, che sono stati trovati, per avviare questo lungo cantiere durato anni. Adesso spetta alla comunità riuscire a rispettare questo luogo a mantenerne la destinazione d’uso e visitarlo. I buoni propositi ci sono tutti, altrimenti il rischio, come avviene spesso nelle opere pubbliche, è che vengano riaperte, ma poi chiuse perché non fruibili.
In futuro si vedrà intanto questa prima mostra Segnid’Arte1 “O Magnum Mysterium” allestita al piano terra dell’edificio negli spazi di “PAC” la Galleria d’Arte Contemporanea, promossa dall’Accademia di Belle arti di Palermo. Galleria che è stata dedicata ad Andrea Caruso, artista prematuramente scomparso di Palazzolo, di cui il padre Ignazio, venuto a mancare poche settimane fa, da sempre ha creduto in questo progetto di recupero del Vaccaro per destinarlo ai giovani artisti.
Direttore della galleria è Mario Zito, direttore pro-tempore dell’Accademia, affiancato da un comitato tecnico-scientifico composto da Luca Russo, vicesindaco e dai docenti Massimo La Sorte, Luigi Amato, Filadelfo Tinnirello. L’esposizione racchiude alcune opere di giovani artisti dell’Accademia, quaranta in tutto tra pittura, decorazione, scultura, tessitura, sul tema del “Grande Mistero”. La mostra è stata curata da Mario Zito, Massimo La Sorte e Calogero Piro.
Il complesso Vaccaro un tempo era un orfanotrofio, costruito dopo il terremoto del 1693; presenta elementi strutturali barocchi di rilievo dal punto di vista architettonico e storico e all’interno ha anche un ampio chiostro.
Negli anni Ottanta dopo la chiusura dell’orfanotrofio è stato abbandonato. Da qui la proposta di recuperarlo e di ideare un progetto nuovo per la sua fruizione.