Un testo sorprendente, ben fatto, che lascia spazio alla riflessione, ma con l’ironia tipica di tante commedie dialettali della tradizione siciliana. Ma qui non si tratta di un testo di qualche classico autore di teatro, bensì del lavoro scritto da Massimo Pantano che da alcuni anni si diletta a scrivere testi per il teatro dialettale, con grande successo. Al Teatro King di scena “Graste” la commedia in due atti di Pantano, rappresentata dalla compagnia teatrale palazzolese “Cesare Cannata”. E si replica giorno 31.
Graste, l’umorismo che fa riflettere
La commedia, come spiega l’autore, si tinge di umorismo, rosso come la stoffa preziosa che lega i due atti della commedia tra loro e traccia un ponte immaginario tra passato e presente dove tutto cambia. “Ho provato – aggiunge Pantano – a disegnare, con l’ironia dei miei personaggi, emozioni, drammi, gioie e sentimenti”. La storia si articola in due epoche diverse, ma con un filo conduttore, che cattura lo spettatore, lasciando spazio tra una battuta e l’altra, a molte risate. “Graste – sottolinea – è un viaggio nella nostra interiorità, percorrendo sottili realtà psicologiche e attraversando la storia, la morale, la religione ci parla d’amore: rosso come il sangue, il dolore, la gelosia, la vendetta”.
Una commedia di successo
Il testo della commedia scritta da Pantano ha ricevuto numerosi riconoscimenti in alcuni concorsi nazionali. Dal terzo posto al Concorso letterario “Fuscaldo…incontri diVersi) di Cosenza, il primo posto al Concorso internazionale “La locanda del Doge” di Rovigo. E ancora il primo posto al Concorso internazionale “Le pietre di Anuaria” di Castelfranco Veneto e al “Martucci Valenzano” di Bari.
La trama è divisa in due parti: il primo atto si svolge nella Palermo medievale e l’altro nel presente. Si inizia narrando la leggenda delle teste di Moro, da cui il titolo, che in dialetto indica il vaso di terracotta dove venivano esposte le piante di basilico e prezzemolo sui balconi. Il secondo atto vede come protagoniste due coppie con rispettivi amanti, tra gag e intrecci, che svelano l’attualità del tema.
La compagnia
Sulla scena i componenti della compagnia: Antonio Sigona, Graziella Toscano, Concita Dipietro, Davide Paternò, Mariagrazia Papa, Adriana Buccheri, Massimo Pantano. E ancora Giada Lenares, Alessio Tinè, Vincenzo Guglielmino, Paolo Sigona, Giacomo Vaccaro, Dario Marcì, Filippo Carcassi, Salvatore Gallo, Paolo Gennarini. Le scenografie sono di Salvatore Gallo e Massimo Pantano, direttrice di scena Patrizia Infantino. Effetti audio luci Federico Leone, costumi Nella Mortellaro.