Nella rubrica che vede i film girati a Palazzolo questa volta troviamo un film del 1995, Colpo di luna. Dopo Gente di rispetto e i due film di Franco Zeffirelli La Cavalleria Rusticana e Storia di una capinera, nel 1995 la piazza di San Sebastiano fa da cornice a Colpo di luna.
Colpo di luna il cast
Girato da Alberto Simone nella provincia di Siracusa, vede tra gli attori una sublime prestazione di Nino Manfredi. Dal genere drammatico vede tra gli altri protagonisti Tcheky Kario, Isabella Pasco, Jim Van de Wonde, Joan Leysen, Paolo Sassanelli, Mimmo Mancini, Andrea Cagliesi, Turi Scalia. Il film è una storia triste e toccante. Colpo di luna è un film che sfrutta anche al meglio un Nino Manfredi intimista e sensibile.
Colpo di luna la trama
Il ritorno in Sicilia di Lorenzo, interpretato da Tchéky Karyo, un astrofisico che torna nella propria casa natia. Tornato dopo tanti anni con l’intento di venderla dopo la morte del padre. Si affida a Salvatore, Nino Manfredi, per la riparazione del tetto parzialmente sfondato da un grande albero. Salvatore è disponibile per il lavoro ma porta con sé come aiutanti dei giovani che a Lorenzo sembrano piuttosto strani. Sono infatti dei disabili psichici che fanno parte di una comunità con cui l’uomo collabora attivamente per motivi che Lorenzo conoscerà in seguito.
Ai primi lavori di riparazione per poter avviare l’operazione di vendita, Lorenzo riceve la notizia che i fondi per i suoi studi sui buchi neri sono stati tagliati. Consolato da Salvatore, scopre che questi vive all’interno di una grande comunità. Alla paura iniziale prende il sopravvento una certa confidenza e il protagonista si affeziona ai ragazzi. Soprattutto con Luisa, Isabelle Pasco, che grazie a lui ritrova l’interesse per il pianoforte. Questo soggiorno nei luoghi d’infanzia fa ricordare a Lorenzo il rapporto con il padre, morto prematuramente.
Anche Salvatore aveva lasciato la terra natia per recarsi in Germania. Questi ritorna in Sicilia solo dopo la morte della moglie e accudisce il figlio di 11 anni, uno degli ospiti più problematici della comunità. Ed è proprio un incrociarsi di queste problematiche che fa legare Lorenzo a Salvatore. E’ proprio un gesto particolare di Agostino, che sale sul tetto minacciando un atto inconsueto. Salvatore corre a calmarlo ma cade rischiando di morire.
Quindi Lorenzo esprime tutte le sue perplessità a Titto, il terapeuta della comunità, anche lui molto turbato, ma pienamente convinto che la strada intrapresa sia l’unica per curare i suoi ragazzi. Quando arrivano i primi acquirenti della casa Lorenzo si rende conto che non vuole più venderla. La perdita del padre lo fece allontanare da casa e il dolore lo ha sempre portato a fuggire, a guardare lontano per trovare risposte. Il destino lo ha riportato a casa e ora capisce che è guardando dentro di sé che potrà trovare tutto quello che gli serve.
Il regista Alberto Simone
Il regista Alberto Simone è psicologo e psicoterapeuta e non a caso nei titoli di coda si ringraziano gli ospiti della casa di cura Maieusis a cui gli attori si sono ispirati per i loro personaggi. Viene presentato un film dove Simone conosce il disagio mentale e non si limita a mettere in scena dei ‘matti. Nel protagonista Lorenzo,si avverte quella paura che tanti provano dinanzi a soggetti con problemi mentali. Quella ricerca continua di aiutare, di sostenere, comprendere e accettare questi soggetti con dei fastidi. Questa scoperta fa riemergere in Lorenzo le proprie radici e il riemergere di una figura paterna la cui scomparsa lo ha segnato nel profondo.
Il regista Alberto Simone fu candidato nel 1995 al David di Donatello come miglior regista esordiente.