Tante le riproduzioni del sito dei Santoni di Palazzolo che sono state realizzate in questi anni. Ma hanno una particolare caratteristica i disegni che qualche anno fa ha realizzato il maestro orafo Massimo Scirpo. Un attento studio sul sito, dove si è recato personalmente per analizzare dal vivo le statue, misurare ogni dettaglio e poi riprodurlo. Il lavoro fa parte di una testo su Akrai realizzato qualche anno fa. I disegni riproducono in dettaglio la meraviglia di questo luogo. Ve li proponiamo per apprezzare l’arte sapiente di un artigiano palazzolese, che ama la storia della sua città.
Massimo Scirpo e l’impegno per l’arte
Questo lavoro sui Santoni realizzato da Massimo Scirpo è stato lungo e dettagliato “ma importante – spiega – per conoscere un sito in tutti i suoi particolari. Un luogo da tutelare e valorizzare“. Il maestro orafo fa parte del comitato promotore della candidatura dei Santoni a Luogo del cuore del Fai. L’iniziativa promossa dal gruppo Mib per Cibele, parte dalla cooperativa Mib Med Iblei.
Basta un click per salvare una storia. Per votare basta collegarsi a questo link: https://www.fondoambiente.it/luoghi/area-archeologica-di-santoni?ldc&fbclid=IwAR2zh-XIB6Insq_eqpazknwo5jd-AtIFm-VtKbJ3fGwbMc9NXaaxH9u7OBA.
I versi su Cibele scritti nell’Eneide. L’omaggio di Massimo Scirpo
“Alma Dea degli Dei gran genitrice, Di Dìndimo regina, che di torriVai coronata e ’n su leoni assisa, Te per mia condottiera a questa pugna invoco.Tu rendi questo augurio e questo giorno, Ti priego, ai Frigi tuoi propizio e lieto. Questo sol disse; e luminoso intanto Si fece il mondo“. Il comitato ricorda che questi versi ricorrono nel X libro dell’Eneide di Virgilio e l’alma Dea degli Dei genitrice invocata da Enea è Cibele, la divinità ritratta nei dodici bassorilievi dei Santoni. Questo sito archeologico, unico al mondo ha sede al Comune di Palazzolo Acreide e racconta una storia antica e potente, dal valore universale.
La storia del sito dei Santoni
“I “Santoni”, la denominazione con cui è conosciuto il santuario rupestre della dea Cibele al Comune di Palazzolo Acreide – dice il comitato -, deriva dalle grandi figure scolpite nella roccia che richiamavano nell’immaginario comune l’immagine di Santi. In effetti il plurale non è improprio perché la dea Cibele non è l’unica ad essere raffigurata nei dodici bassorilievi. La straordinarietà del complesso figurativo sta, infatti, proprio nella compresenza, accanto alla dea, di diversi personaggi. Sintesi delle iconografie e delle dottrine teologiche legate al culto della Magna Mater“.
La candidatura a Luogo del cuore
“Supportiamo la candidatura dei Santoni ai luoghi del Cuore FAI– afferma il comitato – perché crediamo che la valorizzazione di questo luogo possa concorrere a meglio far conoscere il territorio di Palazzolo Acreide. E a diventare – vista la sua unicità – un importante volano economico e culturale per la popolazione residente.
Al lavoro di tutela e valorizzazione della Sovrintendenza e del Parco Archeologico, crediamo vadano affiancate politiche di valorizzazione comunitaria. Per rafforzare l’impegno delle istituzioni e lavorare di concerto. Questo luogo custodisce un’importante chiave di lettura per la storia del territorio; perderlo equivarrebbe a privare la comunità di una grande fetta del suo passato e, al contempo, del suo futuro”.