Epidemia o pandemia? Non si fa altro che parlare di questo in questi giorni. Il Coronavirus è arrivato in Italia e in pochi giorni sono state tante le persone colpite e purtroppo anche i morti. Tantissimi i comuni isolati. E chissà se il virus non arrivi anche da noi. Allora abbiamo pensato di scrivere qualcosa. Innanzitutto per esorcizzare ogni paura, ma allo stesso tempo per provare a tranquillizzare tante famiglie che temono per loro stessi e per i propri figli.
Il Coronavirus tanti i giovani tornati a casa per il Carnevale
E in questi giorni in cui il virus si sta diffondendo in tante città, il pensiero di molti va ai giovani studenti palazzolesi che vivono al nord. Alcuni di loro sono riusciti a tornare a Palazzolo proprio in occasione del Carnevale. Studenti o lavoratori che ogni anno pensano con un certo anticipo a organizzare una breve vacanza nel loro paese per questo grande evento. Molti anche gli insegnanti che sono rientrati prima che si diffondesse il virus. E ora cosa faranno? Alcuni dovranno rientrare e non osiamo immaginare quali paure proveranno ma anche i timori per un pericolo che sembra per il momento non arrestarsi. E allora pensiamo anche a loro e speriamo che l’emergenza possa al più presto rientrare.
Proviamo a saperne di più del Coronavirus
Come riportato sul sito del ministero della salute, la malattia provocata dal nuovo Coronavirus si chiama “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata). Ma non si tratta della Sars. Infatti il nuovo Coronavirus appartiene alla stessa famiglia della Sars ma non è lo stesso virus. I sintomi più comuni riguardano febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
I pazienti più a rischio sono quelli che hanno patologie pregresse
Il Coronavirus raramente può essere fatale. Ma come spiegano dal ministero sono maggiormente a rischio gli anziani e quelli con malattie pre-esistenti. Sembra quindi una comune influenza ma occorre effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
Le precauzioni necessarie da non dimenticare
E allora cosa fare per evitare il contagio? Innanzitutto evitare ogni forma di psicosi e preoccupazione. Come assicura il ministero bisogna poi prendere adeguate precauzioni che sono simili a quelle che ogni medico raccomanda per prevenire ogni influenza. Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus. Mantenersi ad una certa distanza alle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre. Questo perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata. E ancora evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se si ha febbre, tosse o difficoltà respiratorie se si è stati in Cina.
Riportiamo quindi i suggerimenti indicati e ci auguriamo che ogni paura passi presto. La scienza fa passi da gigante e chissà che presto non possa essere realizzato il vaccino.