Come ogni anno il 3 maggio si ripete il pellegrinaggio a Melilli del gruppo dei Nuri di San Sebastiano di Palazzolo Acreide. L’organizzatore è Nello Costanzo. Nello è un giovane sempre sorridente, appassionato e molto devoto del nostro protettore San Sebastiano. A tal punto è la devozione per il Santo che è riuscito a creare un gruppo di devoti palazzolesi e assieme ai Nuri dei paesi vicini si è adoperato per istituire un’Associazione: “I Nuri ri Sammastiano”. L’associazione ha un proprio statuto ed è ormai nota in tutta la Sicilia, tanto da essere invitata nei comuni dove viene onorato San Sebastiano. Quest’anno, nel mese di maggio l’associazione sarà accolta a Tortorici a partecipare ai festeggiamenti in onore del patrono. Nello ha il dono di essere un leader, capace di unire il gruppo palazzolese e portarlo sempre avanti per farlo crescere sempre più.
La locandina del pellegrinaggio da Palazzolo a Melilli per San Sebastiano
I Nuri di Melilli
San Sebastiano a Melilli si festeggia il 4 maggio, quando la città si popola di pellegrini provenienti soprattutto dalla Sicilia orientale. Questi si chiamano Nuri perché in passato facevano il pellegrinaggio quasi nudi, soltanto con dei pantaloncini e a dorso nudo, con dei fiori in mano per omaggiare il Santo. Oggi sono vestiti di bianco con una fascia rossa.
Nascita del gruppo a Palazzolo
Il gruppo dei Nuri di San Sebastiano a Palazzolo nasce nel 2006, quando Nello Costanzo incontra Salvo Peluso nella sua macelleria. Nello racconta che Salvo partiva a piedi da Palazzolo per andare a Melilli la sera del 3 maggio, sempre da solo. Era già il quarto o il quinto anno che Salvo andava a piedi per onorare San Sebastiano di Melilli. Il fratello e la mamma lo seguivano con la macchina, poiché di notte a piedi era per loro difficoltoso. Nello, allora, decise di unirsi a Salvo. E così è stato l’anno successivo, nel 2007.
Il capogruppo dei Nuri palazzolesi Nello Costanzo
Il primo pellegrinaggio
Nello e Salvo, dopo aver affrontato più di 50 Km a piedi, arrivarono in chiesa di San Sebastiano intorno alle 3 di notte. La chiesa veniva aperta intorno alle 4 del mattino. I due amici entrarono in chiesa per sciogliere il fiore davanti a San Sebastiano. Sciogliere il fiore significa sciogliere il voto. Dopo questa prima esperienza Nello si impegna a fare l’anno successivo lo stesso percorso insieme a Salvo. Intanto la voce si era sparsa e negli anni successivi si unirono altre due persone cioè Giovanni Giarratana e Fabio Catalano. Col passare degli anni si sono uniti molti altri. Dice Nello: «All’inizio eravamo due persone, oggi siamo circa quarantacinque».
Preparazione al pellegrinaggio
Attualmente Nello si occupa del gruppo e dell’organizzazione, ma occorre anche una preparazione personale, perché percorrere circa 50 Km a piedi non è uno scherzo. Già dal mese di aprile Nello comincia a percorrere due km e mezzo al giorno per allenarsi. La strada da percorrere da Palazzolo a Melilli è lunga e senza preparazione fisica non si può affrontare. Anche gli altri, come Nello, si allenano per affrontare quel lungo percorso a piedi durante la notte. «Ogni anno, racconta Nello, partiamo da Palazzolo con il nostro mazzolino di fiori, Prima assistiamo alla messa che si svolge intorno alle 18.30 presso la chiesa di San Sebastiano a Palazzolo. Poi finita la messa, uscendo dalla chiesa, ci fermiamo a parlare con la gente che desidera avere informazioni sul nostro gruppo e su di noi. Il nostro abbigliamento è tutto bianco e una fascia rossa, come i devoti di Melilli».
Melilli: Particolare dei Nuri palazzolesi in chiesa
Il percorso Palazzolo-Melilli
«La strada che percorriamo– dice Nello- è la strada 124 Palazzolo-Siracusa, in passato andavamo da Buccheri. Percorrendo la 124 fino in contrada Mantredonne, scendiamo per la provinciale stazione di Sortino, attraversiamo, grazie ad un ponte, il fiume Anapo e saliamo per Sortino. Dopo poco si arriva a Melilli». La chiesa il 4 maggio viene aperta alle ore 4 del mattino. Padre Giuseppe Blandino annuncia il nostro arrivo, dicendo: «arrivano i pellegrini di Palazzolo Acreide», e lo ripete diverse volte.
In Basilica di San Sebastiano a Melilli
Il gruppo entra in chiesa invocando San Sebastiano a gran voce, come a Palazzolo per la festa di San Sebastiano che avviene tra l’8 e il 10 agosto di ogni anno. A Melilli si grida questa frase: “Semu vinuti di tantu luntanu, prima Dio e Sammastiano” (Siamo venuti da tanto lontano, prima Dio e San Sebastiano). “Il comitato è contento a sentire le nostre voci e le nostre frasi,-dice Nello- c’è gente che piange“. I componenti del gruppo vanno a deporre i fiori e baciano l’altare dove si trova il Santissimo. Infine il gruppo va a toccare i piedi di San Sebastiano in segno di affetto e ringraziamento.
È tutto molto emozionante perché questa devozione è molto sentita. Chi fa quest’esperienza vuole ritornare per onorare e pregare a Melilli San Sebastiano, ritenuto “miracoloso” come dicono i devoti.