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Il ricordo dell’architetto Armando Pizzo

Armando Pizzo

A pochi giorni dalla morte del preside Paolo Greco Palazzolo si trova a piangere un’altra personalità. Tutta la cittadinanza ha appreso con tristezza la perdita dell’architetto Armando Pizzo. E questo paese continua a perdere “pezzi” di peso, uomini consistenti, che hanno avuto un ruolo determinante per il paese.

Armando Pizzo la stima a livello provinciale

Ricoverato all’ospedale di Siracusa per una crisi respiratoria dopo aver contratto Il Covid, il suo cuore non ha retto e ha cessato di battere. Armando Pizzo per la nostra cittadina era l’architetto per eccellenza. Nato a Noto 74 anni fa, laureato in architettura alla prestigiosa Università di Firenze era un palazzolese per eccellenza. Ingegneri, geometri, architetti o semplicemente gente comune hanno avuto rapporti lavorativi con l’architetto. Molto stimato a livello provinciale sia in ambito lavorativo che in campo politico. Era stato a capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Augusta. Per Palazzolo negli anni si è occupato della stesura del Piano regolatore generale e del Piano particolareggiato del centro storico. Ha collaborato con le tante amministrazioni che si sono susseguite in questi anni. Da qualche anno in pensione, aveva continuato a svolgere la sua professione. Lascia dopo 45 anni di matrimonio la moglie Anna ed i due figli Federico ed Eleonora.

Armando Pizzo
In compagnia della moglie e della figlia

Il ricordo sui social

Tante le testimonianze che lo ricordano sui social: “avrei voluto salutare un vero amico, caro e leale, quanto più tardi possibile ma, ahimè, abbiamo dovuto anticipare il saluto. È stato un piacere, oltre che un onore, aver fatto parte della tua vita quotidiana e professionale. Ti assicuro che farai sempre parte della mia, di vita. Ti saluto, armando. ti sia lieve la terra”. O ancora aneddoti che ne ricordano il carisma lavorativo: “Molti anni fa un mio amico, allora 15-enne, parlando con uno studente universitario, gli chiese “dove sei inscritto”, alla risposta “in architettura” lui disse “allora se ti laurei diventi architetto Pizzo?”; tutti scoppiammo a ridere e lui ci guardò per un pò stranito, prima di capire il lapsus in cui era inciampato, che rifletteva il sentimento comune di questa collettività, ovvero che a Palazzolo “Pizzo era l’Architetto”, ma “l’Architetto era Pizzo” un binomio unico indivisibile del pensiero comune”.

Il binomio con Paolo Pannuzzo

E in paese la morte dell’Architetto Pizzo ha fatto ricordare un po’ a tutti la prematura scomparsa di un altro tecnico di Paolo Pannuzzo. Colleghi e amici da una vita. “Oggi che lo abbiamo salutato per l’ultima volta lo voglio ricordare insieme ad un altro tecnico, l’ingegnere Paolo Pannuzzo, che come Armando ha dato tantissimo alla nostra collettività, andati via troppo presto, entrambi sempre disponibili con tutti, sempre pronti a trovare una soluzione, con il sorriso, la battuta ironica e la prontezza di spirito che li hanno contraddistinto entrambi. Salutaci Paolo, forse da qualche parte ci sono progetti in corso e serviva qualche dritta”.

Armando Pizzo
Il binomio con Paolo Pannuzzo, arte grafica di Orazio Palazzolo

Infatti Armando Pizzo nella considerazione collettiva, con l’ingegnere Paolo Pannuzzo lascia un enorme vuoto, oltre che per le loro competenze, per il modo pragmatico e al tempo stesso estremamente confortante con cui affrontavano ogni evenienza. Di entrambi infatti resta un ottimo ricordo per la loro cordialità, per la disponibilità, per la naturale simpatia con la quale si rapportavano con tutti.

Buon Viaggio Architetto

Il ricordo dell’architetto Armando Pizzo ultima modifica: 2021-05-01T09:30:33+02:00 da Massimo Puglisi

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