Ci sono tanti giovani di Palazzolo che hanno lasciato la loro città per seguire un sogno. Chi per studio chi per lavoro hanno continuato a coltivare una passione. Restando profondamente legati alla loro terra. Tra loro c’è Barbara Allegrezza che a Milano si è trasferita per migliorare la sua preparazione nella danza. E sta ottenendo grandi risultati. Abbiamo pensato di intervistarla e di farci raccontare di questa avventura che siamo sicuri la porterà lontano.
Barbara raccontaci un po’ di te. quando hai lasciato Palazzolo?
Sono Barbara Allegrezza, ho 22 anni, sono una danzatrice e sono originaria di Palazzolo. Una volta finito il liceo ho lasciato Palazzolo (nel 2017) per venire a Milano, dove ho iniziato il mio percorso in Accademia Susanna Beltrami. Sin da piccola amavo muovermi e non riuscivo mai a stare ferma così ho iniziato a danzare. Per me non è mai stato un semplice passatempo, ho sempre preso la danza con impegno e serietà. Era ed è l’unico modo che ho sempre avuto per disinnescare i miei problemi, le mie preoccupazioni. Per vari motivi non ho mai potuto studiare in scuole professionali sin da piccola.
Ma mi sono limitata alle scuole presenti nel mio paese che mi hanno comunque dato tanto e fatto crescere nonostante tutto. Quando finalmente, finito il liceo, potevo scegliere cosa fare nella vita, ho scelto la tortuosa strada della danza. Così ho scelto Milano, dove già mio fratello viveva e lavorava. Quando sono arrivata a Milano ed ho iniziato il primo anno in Accademia è stata dura. Il livello era alto, gli altri ragazzi avevano una formazione maggiore rispetto alla mia, e i maestri erano molto severi. Nonostante questo mi sono rimboccata le maniche e ho “iniziato da zero”.
Il percorso in Accademia mi ha molto cambiata, ha cambiato il mio modo di vedere e approcciarmi alle cose che accadono. Ho capito che non tutti abbiamo le stesse possibilità nella vita. Ma questo non ci deve scoraggiare, se ho la volontà e l’impegno posso arrivare dove voglio. Così ho finito il mio percorso accademico a luglio con una votazione di 90/100, il più alto nel mio corso.
Barbara cosa fai adesso a Milano?
A settembre io e i miei compagni di corso siamo andati in scena con “Le Sacre”, uno spettacolo di Susanna Beltrami con l’étoile Luciana Savignano. Abbiamo fatto due date a Milano e una a Verbania. È stata una bellissima esperienza in primis perché mi sono ritrovata in sala prove con una grandissima donna. Luciana Savignano nonostante la sua età continua a danzare, e condividere il palco con lei è stato un vero onore. Mi ha fatto capire che veramente l’umiltà e la gentilezza possono far andare avanti.
Dopo il diploma sono entrata a far parte della compagnia DanceHaus Company Junior ed ho subito iniziato un progetto con il coreografo Matteo Bittante con lo spettacolo “OverUnder”. Abbiamo portato questo
spettacolo a Vicenza, Padova, Cagliari e sabato saremo a Milano. È stata ed è la mia prima esperienza lavorativa e mi sento molto fortunata di avere l’opportunità di danzare davanti ad un pubblico nonostante il
periodo che abbiamo passato. I miei piani per quest’anno sono di rimanere a Milano e continuare a studiare.
Quale il tuo sogno Barbara
Adesso ho molto sogni, molti obiettivi ma diciamo che per adesso vorrei tanto maturare il mio modo di muovermi e danzare, migliorarmi e magari un giorno far parte di un importante compagnia in Italia ma anche all’estero.
Chi è la persona alla quale ti ispiri?
In realtà non saprei dire una persona a cui mi ispiro. Durante questi anni di studio ho incontrato tanti maestri che mi hanno ispirata, che mi hanno dato vari input per crescere, così prendo esempio dalle loro esperienze e cerco di farle mie.
Come hai vissuto il periodo del lockdown?
Durante tutto il lockdown sono rimasta qui a Milano. Inizialmente quando hanno chiuso le scuole e le università e quindi anche l’accademia avevo pensato di scendere giù ma per vari motivi sono rimasta a Milano. Non immaginandomi che in realtà poi questa chiusura sarebbe durata così tanto. Devo dire che il primo periodo non stavo così male visto che venivo da un periodo no-stop in accademia, una pausa non mi dispiaceva. Ho continuato ad allenarmi da casa, ho iniziato a fare delle lezioni online in cameretta e mi dedicavo a me stessa.
Ogni giorno sul mio profilo Instagram facevo uscire un video di improvvisazione e questo diciamo che mi teneva connessa con gli altri, ma soprattutto era un’occasione di evasione da una realtà che diciamo non era delle migliori. Andando avanti nei vari mesi sicuramente la lontananza dalla famiglia e la paura di uscire, anche solo per fare la spesa, e ammalarsi si faceva sentire. Non è stato sicuramente un bel periodo come per me anche per tutti, ma ne sono uscita bene, forse con più consapevolezza in me stessa.
Torni spesso a Palazzolo? Cosa ti manca della tua città?
A Palazzolo torno spesso per le feste. Occasioni per stare in famiglia e ritrovare le persone a cui voglio bene. Sicuramente di Palazzolo mi mancano spesso i luoghi, pieni di ricordi e emozioni. Le origini e le tradizioni sono molto importanti per me, da queste cose molte volte prendo ispirazione. Ho capito che le tradizioni che magari per noi palazzolesi sono a volte scontate, sono veramente una fonte di ispirazione ma soprattutto sono parte di noi.
A Palazzolo ho la mia famiglia, ovviamente, e se sono arrivata qui, se sono la persona che sono lo devo a loro. Fortunatamente mi hanno sempre appoggiata in tutto ciò che ho fatto, in tutte le decisioni che ho preso nonostante la strada che ho scelto non sia poi così facile e solita. Ringrazio ogni giorno per questa fortuna, avere una famiglia che ti appoggia e ti sostiene non è scontato. Sono cresciuta a Palazzolo e posso dire di esserne fiera. Spero magari in un domani di riuscire a portare nel mio caro paesello ciò che ho imparato e continuo ad imparare.