La Casa Museo creata da Antonino Uccello compie 50 anni. Storico e studioso della cultura popolare siciliana ha raccolto manufatti e oggetti di lavoro della cultura popolare e contadina che con il tempo sono andati persi. Nel palazzo settecentesco dei Ferla- Bonelli acquistato da Antonino Uccello troviamo una notevole raccolta di pitture su vetro, di statuine del presepe, di manifesti e cartelloni dell’“opra re pupi”, statuine di cera, corredi.
La Casa Museo e la raccolta antropologica
Il museo rappresenta una raccolta antropologica degli studi di tutta la vita. A maidda, a sbria, u rastieddu, ma anche u palittunu, a furnacella, inoltre a tuccena, u fusu, a rucca sono tutti strumenti sconosciuti alle nuove generazioni. Inoltre attività culturali delle arti, dei mestieri, e degli ambienti di lavoro di tutte quelle tradizioni ormai che non esistono più. Il magazzino, detto “maiazzè”, a “casa ri massaria”, e pure il frantoio e la “casa ri stati” sono gli ambienti che il turista può visitare. Il Museo è visitabile tutti i giorni, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, compresa la domenica.
Gli eventi per i 50 anni della Casa Museo
Tre giorni per ricordare lo storico Antonino Uccello. Il 26 agosto con la mostra pittorica di Giorgio Bianca alle ore 11 sono iniziate le celebrazioni dell’anniversario dell’apertura. Sono 23 le opere esposte fino al 3 settembre e si possono vistare dalle 8 alle 19.30. La sera, ripercorrendo le attività che si svolgevano ai tempi di Uccello, sono proposti i documentari “Civiltà contadina” di Saitta del 1977 e “la Casa Museo di Aiello e Di Maio” del 2011. La serata si conclude con uno spettacolo di musica popolare dei “Canti e Cunti”. Alle ore 21 vengono cantate e suonate delle suonate della musica folk iblea con “a lingua do jaddu”.
Il libro della Bonacini e la visita guidata da Acquaviva
Il 27 agosto alle ore 18 Elisa Bonacini presenta il suo libro. Laureata in Lettere classiche con indirizzo archeologico e in Valorizzazione dei beni archeologici, Bonacini propone “I musei e le forme dello storytelling digitale”. La serata è un dialogo tra la Bonacini, il dottore Rosario Perricone, docente di Antropologia culturale e Museologia presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, e anche il dottore Gaetano Pennino e i rappresentanti delle associazioni culturali locali. Sabato 28 è possibile visitare dalle 10 con una visita guidata il Museo e i luoghi di lavoro contadino. Rosario Acquaviva, direttore scientifico del museo, accompagnerà i visitatori per le vie cittadine nelle diverse unità museali. Le celebrazioni si concluderanno a San Giacomo con confronti, condivisioni e con una degustazione tipica dei prodotti del territorio.
Foto tratte dalla pagina facebook Amici a cui piace Casa museo Antonino Uccello
Bene!!!
Gracias por tu nota.