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La crisi della ristorazione, il settore del Catering

La crisi

Uno dei settori più colpiti dalla crisi della pandemia è senza dubbio la ristorazione. I ristoranti, i pub e le osterie hanno avuto il piccolo “contentino” della zona gialla con le aperture a pranzo. Diversa è la situazione del settore Catering e banqueting. Nel 2020 quasi tutti gli eventi sono stati cancellati e rinviati al 2021. L’attuale poca chiarezza sulle aperture lascia dubbi. Nessuna data di inizio della stagione, sui divieti e i controlli da attuare preoccupa non poco tutto il settore. L’incontro di Cna Ristorazione ha preso posizione sulle recenti dichiarazioni del Governo sulle riaperture. “Un comparto umiliato che non si piega e soprattutto non molla. Una filiera intera pronta a ripartire dal proprio orgoglio e dal coraggio chi ci ha sempre contraddistinto” sono le parole di Stefano Gentile, presidente di Cna Ristorazione Siracusa.

La riunione del CNA Siracusa

Nell’ultima riunione del nucleo di CNA Siracusa è stata posta l’attenzione sullo stop ai posti all’interno dei locali. E alla poca chiarezza sul destino del comparto eventi, catering, matrimoni e banqueting in genere. Gentile ricordiamo, titolare del Piazza Archimede Caffè, è stato eletto presidente in data 29 marzo. “Le recenti dichiarazioni del Governo sulle riaperture ci lascia nell’assoluta incertezza – tuona Gentile-, lo stop ai posti all’interno dei locali e la mancanza di chiarezza sul destino del comparto eventi, catering, matrimoni e banqueting”. Nel gruppo dirigente del settore fanno parte tre figure palazzolesi. Vincenzo Quattropani di Valentino Catering, Veronica Gallo dell’Hotel-Ristorante Colle Acre e Paolo Di Domenico del ristorante Scrigno dei Sapori. La presenza di ben tre palazzolesi gestori di attività di ristorazione nel direttivo evidenzia ancora una volta l’importanza di questo settore nella nostra cittadina.

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Gentile presidente del CNA ristorazione di Siracusa

La crisi: il disagio di Quattropani

A margine della riunione di Cna il delegato del settore Vincenzo Quattropani ha espresso non poco disagio nel constatare ancora la mancanza di una chiara direttrice per queste attività. “Stiamo scommettendo tutto su questa stagione – ha continuato Quattropani – noi come tutti i colleghi. In Sicilia insistono centinaia di imprese del settore con fatturati pre-covid oltre i 200milioni di euro. Fatturato che ha visto un calo dell’85% con estremo disagio anche per le maestranze, specie quelle stagionali che non hanno percepito alcun bonus”. “Non potremo sopportare un 2021 senza una strada tracciata. – conclude Vincenzo Quattropani –. Adesso occorre condividere al più presto una programmazione. Gli operatori sono pronti a farsi carico di tutti i controlli e monitoraggi del caso ma occorre poter rispondere ai clienti, dare previsioni e non vivere ancora oggi nella più completa incertezza”.

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Il delegato Quattropani con la moglie

Le richieste delle associazioni per superare la crisi

CNA, Confartigianato e Casartigiani hanno chiesto al Governo di consentire alle attività di ristorazione nelle zone gialle di riprendere l’attività. Anche durante le ore serali definendo un rigoroso assetto di regole per garantire la sicurezza. Riaprire in sicurezza le attività di ristorazione con allungamento degli orari. Definire rapidamente una linea guida per far ripartire il settore eventi che rischia di veder andare in fumo quasi due anni di fatturato. Bar, ristoranti e il resto delle attività di ristorazione non alimentano la diffusione dei contagi. Ma sono tra le più penalizzate tra aperture ad intermittenza e ristori largamente insufficienti. Anche un solo mese di chiusura determina un consistente calo dell’attività mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese.

Un confronto per ripartire con sicurezza dopo la crisi

Infine le Confederazioni ritengono urgente avviare un confronto rapido per far ripartire in sicurezza e progressivamente il comparto eventi. La proposta prevede che in una prima fase l’apertura riguardi solo le cerimonie civili e religiose. Con un pranzo in ristorante in zona gialla con relativi protocolli ma con alcune condizioni aggiuntive. Informare le autorità competenti almeno sette giorni prima della cerimonia, predisporre l’elenco degli invitati. Infine assicurare il distanziamento di almeno un metro e mezzo tra gli ospiti, divieto dell’attività di ballo.

La crisi della ristorazione, il settore del Catering ultima modifica: 2021-04-21T09:00:00+02:00 da Massimo Puglisi

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