La Notte dell’Ascensione per Antonino Uccello - itPalazzoloAcreide

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La Notte dell’Ascensione per Antonino Uccello

La Notte dell'Ascensione: Ascensione di Cristo dello Zacchia,

Antonino Uccello è noto a Palazzolo per la sua Casa-Museo e per i suoi scritti tra cui La casa di Icaro, frutto del suo impegno nel settore etnoantropologico. Uccello riguardo al Museo scrive: «potrà agevolmente contribuire, salvaguardare, almeno in parte, il materiale di studio, a educare, a sensibilizzare l’opinione pubblica e a trarne dei vantaggi sul piano scientifico, culturale e turistico». Uccello però è anche un poeta. Diego Valeri, nella nota introduttiva al libro di poesie di Uccello intitolato La notte dell’Ascensione, scrive che “Uccello è assolutamente inedito ed è un autentico poeta; ha un suo piccolo-grande mondo di esseri e di cose; ha una sua malinconia, di timbro cupo, ma di toni caldi”.

L’Ascensione

Con la solennità dell’Ascensione, si celebra la conclusione della vita terrena di Gesù alla presenza degli apostoli. Ci si chiede qual è il senso biblico della parola Ascensione?  Da un articolo di Famiglia Cristiana.it traiamo la seguente spiegazione: «Secondo una concezione spontanea e universale, riconosciuta dalla Bibbia, Dio abita in un luogo superiore e l’ uomo per incontrarlo deve elevarsi, salire. L’ idea dell’ avvicinamento con Dio, è data spontaneamente dal monte e nell’ Esodo (19,3). Il comando di Iavhè non si riferisce tanto ad una salita locale, ma ad un avvicinamento spirituale; bisogna prima purificarsi e raccogliersi per poter udire la sua voce.

La Notte dell’Ascensione: significato di “Ascendere”

“Ascendere” a Gerusalemme, significava andare a Iavhè, e il termine, obbligato dalla reale posizione geografica, veniva usato sia dalla simbologia popolare per chi entrava nella terra promessa, come per chi ‘saliva’ nella città santa. Nel Nuovo Testamento, lo stesso Gesù “sale” a Gerusalemme con i genitori, quando si incontra con i dottori nel Tempio e ancora “sale” alla città santa, quale preludi all’Elevazione sulla croce e alla gloriosa Ascensione».

La Notte dell'Ascensione: Gesù risorto a Ferla
Gesù risorto a Ferla

La Notte dell’Ascensione per Uccello

La poesia di Uccello e i suoi versi trovano riscontro nel mondo contadino. Dal mondo contadino gli entoantropologi ricavano degli usi particolari. Per quanto riguarda l’Ascensione il professore Nello Blancato in un articolo Notti magiche: la notte dell’Ascensione e quella di S. Giovanni racconta che a Canicattini Bagni le ragazze collocavano nel balcone una bacinella con acqua. Durante la notte il Signore, passando per le vie, la trasformava in panacea dalle virtù taumaturgiche.

La notte dell'Ascensione: Libro di poesie di Antonino Uccelloi
Libro di poesie di Antonino Uccello

La poesia: “La notte dell’Ascensione

Antonino Uccello originario di Canicattini, descrisse nel 1958 quest’usanza nella sua poesia La notte d’Ascensione. La poesia recita: Di rosse stimmate il vento solca il cielo./Lungo strade e costoni al mio paese,/ la notte dell’Ascensione,/brulicavano  fuochi/ di frasche di limone di ulivo e timo./Ogni fanciulla o sposa/ affacciava un catino al davanzale/d’acqua piovana e petali di rosa.

Antonino Uccello e la poesia

Pietro Ciccarelli nel blogsicilia.it scrive di Uccello che nella sua poesia non viene negata il patire della vita, ma accoglie l’esistenza nella sua globalità.È un autentico poeta dice il Valeri, “ha una voce che ci commuove per quel tremito di commozione che porta in sé e quasi nasconde”. Leonardo Sciascia scrive che: «leggendo questo libro di poesie si è trovato “di fronte ad un poeta che esprimeva in lingua un mondo essenzialmente dialettale: il che per affinità e simpatia ci interessa moltissimo».

La Notte dell’Ascensione per Antonino Uccello ultima modifica: 2020-05-28T09:00:00+02:00 da Luisa Itria Santoro

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