E’ una Sicilia che ha voglia di scommettersi, nonostante le mille contraddizioni, le mille criticità. Una Sicilia che facendo leva sulle sue migliori forze può avere il coraggio di scrivere il suo futuro. Un messaggio di speranza, possiamo dire, quello a conclusione della serata promossa dal Rotary club Palazzolo Acreide e dal Comune ibleo al teatro di Akrai. Occasione per la presentazione del libro “Microcosmo Sicilia” di Salvo Guglielmino, scrittore e giornalista, responsabile dell’Ufficio stampa nazionale della Cisl. A confronto, introdotti dalla giornalista Anna Lisa Maugeri, imprenditori, dirigenti, giornalisti, per parlare della Sicilia dai mille problemi spesso insuperabili. Una terra che però vuole continuare ad essere “risorsa” per l’Italia e l’Europa intera. Come? Provando a scommettersi ancora e facendo leva sulle sue forze migliori, che sono soprattutto i giovani.
Troppe fughe di giovani dalla Sicilia
Palazzolo e l’Isola tutta sono ricche di persone che hanno investito le loro risorse e i loro sogni, decidendo di non abbandonarla. Ma sono tanti anche i giovani che per mancanza di lavoro l’hanno abbandonata. Ed è ciò che emerge tra le pagine di Salvo Guglielmino: l’amara constatazione che la Sicilia è una “terra ferita” dall’eccessivo numero (500 mila) di “cervelli migliori” che sono andati via. Da qui il dibattito con gli interventi del vice direttore di Repubblica Sergio Rizzo, del direttore de La Sicilia Antonello Piraneo, del docente di Storia dell’Arte all’Accademia delle belle arti di Roma Francesco Gallo Mazzeo, del Cavaliere del lavoro Nello Messina, del dirigente di Stellantis automobili Nunzio Dibartolo. Un messaggio video è stato inviato dal giornalista Paolo Borrometi. I saluti iniziali da parte del sindaco Salvatore Gallo.
La “Sicilia è opportunità” e lo dimostrano la nascita di nuove imprese, l’impegno verso il turismo e la cultura. Ma tutto questo non basta, perché a cambiare, come hanno detto in molti, deve essere la classe dirigente regionale. In Sicilia servono investimenti, certezze nel miglioramento delle infrastrutture, garanzie per chi voglia restarvi creando sviluppo. “Serve un impegno concreto da parte dello Stato – ha più volte suggerito lo stesso Guglielmino –. Stato che purtroppo non c’è. Non credo al teorema del cambiare per non cambiare niente perché la cultura dell’immobilismo non porta a nulla. Ma sono convinto che qualcosa possa migliorare”.
A leggere alcuni brani del libro di Guglielmino è stato l’attore Daniele Perrone, con gli intermezzi musicali di Michele Iocolano e Federico Scrofani. Sullo schermo le immagini degli scatti del fotografo palazzolese Salvo Alibrio. Il presidente del Rotary Sebastiano Infantino ha sottolineato il ruolo delle associazioni, che da anni operano sul territorio, come appunto il Rotary. “Momenti come questo – ha detto – sono un valore aggiunto per creare un momento di confronto”.
La necessità di ripartire
E nella testimonianza dell’imprenditore e Cavaliere del lavoro Messina un invito concreto da non dimenticare. “Bisogna lanciare un messaggio di speranza- ha spiegato – perché i problemi di oggi sono uguali a quelli di tanti anni fa. Ma oggi c’è il digitale che serve per superare l’isolamento della Sicilia. Oggi le opportunità sono tante, basta crederci allora come oggi. Per costruire sviluppo in questa terra”.
Lo dimostrano le tante imprese nate a Palazzolo e che sono guidate da forze giovani che hanno deciso di non abbandonare questa terra. Il lavoro può esserci e quindi non bisogna abbandonare quest’Isola. Il futuro va costruito proprio partendo dalla volontà di non fermarsi, ma di continuare a scommettersi.
Devo conoscere la Sicilia!
Ti aspettiamo ☺️