Nei giorni sette e otto ottobre 2005 si è tenuto a Palazzolo Acreide un convegno di studi storici sul tema Il cristianesimo a Palazzolo Acreide dalle catacombe alle nuove sfide della post-modernità. Un passato da scoprire per un futuro da costruire. Il convegno venne organizzato dall’Associazione “Cardinale Francesco Carpino”. La prima relazione, tenuta dal Professor Corrado Calvano, riguardava Le catacombe di Palazzolo Acreide prima testimonianza cristiana. Il professor Calvano disse che «in epoca tardo antica, Akrai, sotto l’influsso del cristianesimo siracusano, divenne uno dei più importanti centri cristiani della Sicilia. Ne era convinto anche Paolo Orsi, mentre esplorava il territorio».
Le catacombe acrensi
Gli antichi acrensi adibirono le latomie a sepolcri. Sostituirono la pratica dell’inumazione dei cadaveri a quella dell’incinerazione. Calvano continua dicendo che “i cittadini di Akrai, esperti conoscitori della roccia calcarea e raffinati intagliatori, si impegnarono in modo ingegnoso per ornare gli ambienti sepolcrali”. Gli Acrensi allestirono con perizia sepolcri polisomi, “modellarono audacemente dei pilastrini nella roccia ottenendo le tombe a baldacchino”. Ciò per accontentare alcuni facoltosi che volevano distinguersi.
Aspetto complessivo del sepolcreto
La descrizione del sepolcreto di Akrai che ne dà Calvano è la seguente: «il sepolcreto, anche se illuminato con lucerne che lo riempivano di fumo, non doveva essere lugubre. Ciò nonostante, nelle catacombe, non vi sono tracce di graziose pitture simili a quelle di Roma e di Siracusa. Pitture che raffigurano personaggi ed episodi biblici particolarmente significativi, come la negazione di Pietro, ricche del simbolismo proprio della religione cristiana». Sulla lapide veniva inciso il nome del defunto accompagnato di solito dall’indicazione dell’età.
Il senso dell’antico cristianesimo di Akrai
Le catacombe sono associate al culto dei martiri, ma ad Akrai non vi è presenza di martiri cristiani. Tuttavia pare che vi fosse uno stretto legame tra la comunità cristiana di Akrai e quella di Siracusa. È certo che il cristianesimo si propagò qui, valorizzando il senso religioso che la popolazione nutriva da secoli. Il professore afferma che “le catacombe evocano ancora oggi le persecuzioni e ci invitano a riflettere sul loro significato profondo, sempre attuale quando si considerano i tratti propri del cristianesimo come dottrina sociale e morale. Soltanto riflettendo su questo significato possiamo cogliere l’importanza di possedere questo tipo di monumento archeologico”.