Il 19 agosto alle 18,30, presso il centro culturale e di aggregazione giovanile MIB Spazio San Sebastiano, piazza del Popolo, 19, a Palazzolo Acreide (SR), Donatella Briganti, giornalista e ghostwriter di origine palazzolese ma naturalizzata romana, dialogherà con Sara Curcio Raiti del suo libro “MAMME M.I.A. Mamme Imprenditrici Allattano – Storie di difficile conciliazione” edito da LuoghInteriori.
Mamme e allattamento
Tema principale la conciliazione tra lavoro, maternità e allattamento. L’autrice ha dato vita al “Progetto M.I.A. – Mamme Imprenditrici Allattano” per raccontare come le mamme riescono a gestire il loro lavoro, la loro azienda, senza trascurare la famiglia, la maternità e l’allattamento. Nel libro ci sono la sua storia e le storie di altre 12 mamme imprenditrici e libere professioniste, tra le quali anche l’attrice e imprenditrice siciliana Margareth Madè.
Il significato del progetto
Come si legge nella quarta di copertina: “Le donne sono una forza della natura: risolute, guerriere, sensibili e determinate; sempre pronte alla cura e al sacrificio. Quando diventano mamme devono tirare fuori ancora forza e ancora determinazione per poter conciliare lavoro e maternità. Perché troppo spesso le mamme sono sole, costrette a scegliere se allattare o lavorare, in una società che non dona loro il sostegno che meriterebbero. E a fare le spese di questa scelta è troppo spesso l’allattamento, prezioso non solo nei primi periodi di una vita ma con effetti benefici anche a lungo termine. Peccato che questo non venga tenuto in considerazione dalle leggi e dal mondo del lavoro che vuole le neomamme quanto prima di nuovo operative.
Molte donne fanno i salti mortali per reinventarsi, continuare a lavorare e, nel frattempo, garantire alla creatura che hanno appena messo al mondo quell’oro bianco che è il latte materno. Questo ad un prezzo troppo alto, che non dovrebbero essere loro, insieme a mariti, compagni e figli, a pagare. Se le mamme lavoratrici dipendenti devono seguire dei tempi prestabili da dedicare alla maternità prima di tornare in ufficio, le mamme imprenditrici devono arrangiarsi e tornare, magari a pochi giorni dal parto, in azienda con la creatura attaccata al seno. Le storie di DIFFICILE conciliazione presenti in queste pagine, partendo dall’esperienza dell’autrice, provano che tanto c’è ancora da fare per migliorare la conciliazione e per garantire il giusto sostegno alle neomamme, quindi alle famiglie”.
L’autrice
Dopo una laurea in Scienze della Comunicazione a ‘La Sapienza’ di Roma, collaborazioni varie con quotidiani e riviste universitarie, ha scritto per anni per i settimanali nazionali più importanti («Oggi», «Gente», «Diva e Donna», «Visto»). Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 2008, ha lavorato anche in uffici stampa politici e di spettacolo, agenzie di comunicazione e informazione. Redazioni e web TV di vario genere; nel mondo dell’editoria ha lavorato da editor e addetta stampa. Ha conseguito, in un secondo momento, anche una laurea magistrale in Lettere.
Oltre che essere una giornalista, è anche ghostwriter e copywriter. Per questo ama definirsi “l’attrice delle parole”. Entra nel ruolo, si mette nei panni di chi ha bisogno della sua scrittura e scrive come vorrebbe fare, ma non può, quella persona che si affida a lei. Da quando è diventata mamma, approfondisce e promuove anche temi che ruotano attorno alla maternità, all’allattamento e alla conciliazione lavoro-famiglia.
Le immagini sono del fotografo Salvo Alibrio