Negli scorsi giorni Carmen Suite della Mediterranean Dance Company ha visto il suo debutto siciliano dopo aver calcato il palcoscenico di La Spezia all’Estate Festival. Luogo dello spettacolo è stato il Teatro di Akrai di Palazzolo Acreide. Per l’occasione la stimata ballerina e regista Alessandra Panzavolta, già direttrice del corpo di ballo del San Carlo di Napoli, si è occupata della direzione artistica. «Mentre mi trovavo al sud – ha dichiarato Panzavolta -, sono stata anche direttore del Teatro de la Maestranza a Siviglia, mi sono appassionata al sud del mondo perché ci sono dei talenti fantastici».
La Mediterranean Dance Company
«L’idea nasce da una decina di anni ma si è concretizzata durante il lockdown, con la collaborazione di Vincenzo Macario, la volontà di formare una compagnia – ha detto Panzavolta -. Per cinque anni ho diretto il corpo di ballo del San Carlo. Sono stata anche direttore del Teatro de la Maestranza a Siviglia. Mi sono appassionata al sud del mondo perché ci sono dei talenti fantastici, delle idee, una creatività e dell’energia che in altri posti non si trovano. Lo dico da milanese. Dunque nasce, così, l’idea di fondare una compagnia del Mediterraneo. Abbiamo selezionato dei ragazzi siciliani giovanissimi di talento e che dovranno crescere, con noi mi auguro».
A calcare il palcoscenico sono stati i ballerini Sofia Di Benedetto nei panni di Carmen, Paolo Chiarenza in Don Jose. Nel corpo di ballo anche Ilaria Frazzeto in Micaela, Riccardo Guarnaccia nei panni del Torero. Il destino, invece, è stato impersonato da Alice Conoscenti. Noemi Cannavò e Monica Cicero erano le amiche di Carmen. La direzione artistica è stata di Vincenzo Macario. Il prossimo appuntamento è previsto al Festival delle Ville Vesuviane a Ercolano. La compagnia oggi è composta da dieci elementi, tra i 18 e 22 anni, ma Panzavolta spera di arrivare a venti o venticinque elementi.
«La compagnia – ha detto la regista – nasce per essere inclusiva e coinvolgere tutto il bacino del mediterraneo avendo come sede la Sicilia, perla del mediterraneo che ospita tutti i popoli. L’idea è di portare la nostra cultura all’estero anche con il contributo di costumisti e scenografi».
«In Sicilia è difficilissimo – ha spiegato Macario – investire su una compagnia di danza. L’obiettivo è quello di realizzare questo grande progetto. Sono moltissimi i grandi talenti del sud che vorremmo far emergere».
Carmen Suite il balletto narrativo con un linguaggio contemporaneo ha incantato il pubblico del Teatro Akrai
Nel corso dello spettacolo è stato possibile assistere ad un susseguirsi di “quadri” che hanno rappresentato i momenti salienti della vita di Carmen. A muovere le fila della storia di Carmen l’elegante figura del destino. «Carmen la conosco come ballerina, coreografa e regista – ha proseguito Panzavolta -. Avevo quindici anni, nel 1979 quando debuttai in Carmen come solista all’Arena Sferisterio di Macerata. L’opera segna un percorso nella mia vita. Adesso spero di ricoprire anche il ruolo di talent scout ed organizzatrice di una nuova compagnia alla quale tengo tantissimo».
Le coreografie di Ivan Bottaro sono state realizzate sulle famose musiche di George Bizet. Ad occuparsi dei costumi è stato Luca Dall’Alpi, importante professionista che collabora con molte realtà a livello internazionale.
«Il linguaggio della danza è vasto ed ha vari stili – ha sottolineato Bottaro -. Abbiamo scelto la Carmen per valorizzare tutto questo e non snaturare i ballerini. Il riscontro finora è stato positivo. Il pubblico si allontana dal teatro, ma la compagnia sta puntando a portare la danza e gli spettatori nei teatri».
La protagonista del balletto della Mediterranean dance company, che ha preso parte ad amici “Amici”, si è resa conto che il mondo del teatro richiede una disciplina che la televisione non necessita. «Lavorare con la maestra Panzavolta – ha detto Di Benedetto – è stato un grandissimo onore. Lei spinge noi giovani a lavorare per il teatro nonostante alcune volte ci riteniamo più propensi al mondo della televisione. Per esperienza personale, però, posso dire che un programma televisivo ha ritmi e necessità ben diversi. Portare il teatro in Sicilia, con questa compagnia di giovanissimi siciliani, rappresenta un’importantissima opportunità. È stato bello trovarsi tutti talentuosi e desiderosi di fare bene. Speriamo sia solo il primo appuntamento di una lunga serie».
Panzavolta: “è importante restare al teatro come luogo delle danza vera e professionale che ha bisogno di essere supportata”
«La televisione è stata una fucina di grandi talenti, ma oggi non è più così. Preferisco restare ancorata al teatro – ha concluso la regista -, luogo della danza vera che ha bisogno di essere supportata. D’altronde, è molto difficile non snaturare la nostra professionalità. Se un ballerino ha studiato in un’accademia o in una scuola professionale gli è stata insegnata, sin da piccolo, la metodologia di studio e cosa deve affrontare ogni giorno. Lì comprenderà che aspettative avere, la tecnica che può padroneggiare ed i teatri in cui potrà danzare. Sono legata al fatto che gli insegnanti per un danzatore sono tutto: ti orientano dicendoti chi sei e quali sono le tue possibilità».
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Geniale!