Il mulino ad acqua Santa Lucia: un luogo incontaminato a Palazzolo

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Il mulino ad acqua Santa Lucia: un luogo incontaminato a Palazzolo

L'esterno del mulino ad acqua Santa Lucia

E’ immerso in una valle incontaminata, in un luogo suggestivo, tra alberi di noci e querce. E’ il mulino ad acqua “Santa Lucia” che si trova nella valle dei mulini, a Palazzolo Acreide. Un sito che in questi anni è stato riscoperto proprio per riportare alla memoria un lavoro che era alla base dell’economia di un tempo di questo territorio. In base agli studi che sono stati fatti quello di Santa Lucia è il quarto di una serie di mulini che venivano messi in movimento dalle acque del torrente Purbella e risalirebbe al sedicesimo secolo.

La ricchezza di questo sito è soprattutto il fatto che buona parte degli immobili si conservano proprio come erano un tempo.

A riportarlo alla luce l’impegno dell’Associazione per la cultura popolare degli iblei. Il sito infatti appartiene a dei privati, ma l’associazione lo gestisce grazie anche ad un’intesa avviata con il Comune per la manutenzione. Altra immagine del mulino ad acqua Santa Lucia

“Abbiamo avviato tanti interventi per recuperarlo – spiega Rosario Acquaviva, direttore del museo “I luoghi del lavoro contadino”, che comprende l’itinerario etnoantropologico intercomunale Buscemi-Palazzolo Acreide, Ecomuseo dell’Altipiano ibleo -. In questo modo è stato rimesso in funzione, con gli adeguati accorgimenti tecnici necessari. Mi sono basato non solo sugli studi ma anche sulle testimonianze di tante persone che un tempo ci lavoravano”. Il mulino di Palazzolo, quindi, è una tappa di un itinerario alla scoperta delle ricchezze e tradizioni degli Iblei, che punta a concretizzare quel progetto di Ecomuseo che potrebbe comprendere diverse realtà del territorio, oltre a Palazzolo e Buscemi.

All’interno del mulino, inoltre è allestito il Museo della macina del grano, un percorso tra immagini, testi, grafici, per far conoscere ai visitatori l’evoluzione della tecnica di macinazione dei cereali, dalla preistoria fino all’utilizzazione dell’energia idraulica.

Per poter visitare il sito occorre prenotarsi e per raggiungerlo bisogna lasciare il proprio mezzo nel piazzale difronte al Cimitero e scendere a piedi, oppure utilizzare il servizio navetta se attivo. Visite guidate e itinerari, ma anche laboratori didattici, sono stati realizzati in occasione di iniziative come l’Agrimontana, ma anche per il Natale e in estate.

“Questo sito si aggiunge al patrimonio etnoantropologico di questo territorio – aggiunge Acquaviva – e se opportunamente valorizzato potrebbe essere un grande attrattore per il turismo locale”.

Le immagini sono state gentilmente fornite da Rosario Acquaviva.L'interno del mulino ad acqua Santa Lucia

Il mulino ad acqua Santa Lucia: un luogo incontaminato a Palazzolo ultima modifica: 2017-12-15T13:26:47+01:00 da Federica Puglisi

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