Anni di lunga assenza nel patrimonio culturale di Palazzolo. Dopo questa pausa riapre al pubblico il luogo che custodisce i reperti dell’antichità di Akrai. Stiamo parlando del museo archeologico Gabrile Judica. Sito in via Gaetano Italia, dipende dal Parco archeologico di Siracusa. Riaprirà martedì 19 ottobre
Ecco quando visitare il museo archeologico
Con questa riapertura stabilito anche un biglietto per gli ingressi. Infatti un tempo il museo archeologico non era a pagamento. Le visite non erano state numerose, ma molti gli eventi e le mostre promosse per far conoscere questi antichi reperti. Il museo “Gabriele Iudica” riaprirà dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20 (chiusura biglietteria ore 19). Il biglietto di ingresso sarà di 5 euro intero, 2.50 ridotto. Inoltre per accedere alla struttura il green pass è obbligatorio.
Il palazzo Cappellani
Il palazzo storico che ospita il museo è tra i più interessanti a livello strutturale di Palazzolo. Apparteneva alla famiglia Cappellani ma poi acquisito a metà del secolo scorso dalla Regione per destinarlo a museo archeologico. Ma l’iter per la sua sistemazione è stato molto lungo. Numerosi sono stati i progetti e i finanziamenti ottenuti e necessari per il recupero di questo palazzo. Il palazzo Cappellani è così ben presto diventato un luogo importante per la tradizione archeologica di Palazzolo. Un luogo che custodisce i reperti e la cultura di un tempo di Akrai. Da visitare per scoprire le radici storiche della civiltà antica.
Cosa custodisce
l museo si sviluppa su due piani. In quello inferiore, troviamo reperti legati all’epoca preistorica e protostorica. In quello superiore, abbiamo 8 sale dislocate nel seguente ordine:
- I – Reperti di colonizzazione corinzia
- II e III – Reperti di età arcaica
- IV e V – Reperti di età classica e post classica
- VI – Reperti di età ellenistica
- VII – Reperti di età romana
- VIII – Reperti di età tardo romana.
Al centro del cortile è possibile leggere un iscrizione in greco, che descrive l’antica Akrai, facendo menzioni legati all’organizzazione cittadina, alla toponomastica e ai monumenti presenti all’epoca.
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