Tra gli eventi dell’estate palazzolese 2021, il 21 agosto si è svolta, a cura del prof. Luigi Lombardo, presidente della sede locale di BCsicilia, “Una visita notturna nella Palazzolo dei misteri” nel quartiere di San Paolo, zona medievale. L’itinerario è iniziato dalla Casa dei Giurati per continuare al Castello medievale e arrivare alla Giudecca, passando per Cassandra Politi. L’evento ha avuto una folta partecipazione di circa 250 partecipanti, tra forestieri e palazzolesi, quindi un grande successo per l’Associazione BCsicilia, sede di Palazzolo Acreide, grazie alle spiegazioni del professor Luigi Lombardo, noto antropologo palazzolese. Luigi Lombardo ha rilasciato un’intervista particolareggiata del percorso svolto nella Palazzolo notturna, piena di misteri e di avvenimenti reali.
Una visita notturna nella Palazzolo dei misteri. Com’è nata quest’idea?
L’iniziativa s’inquadra nell’ambito delle manifestazioni legate alle notti di BCSicilia. La BcSicilia è un’associazione regionale, con sede in diversi centri siciliani tra cui Palazzolo e si occupa della tutela dei beni culturali e ambientali. Ogni anno l’associazione organizza queste notti e noi abbiamo inserito questo tour, o itinerario particolare nella Palazzolo più antica, nel quartiere medievale di Castelvecchio, oggi si chiama san Paolo, un tempo si chiamava “delli Barreri”. Non è il solito itinerario perché ho voluto, dice Luigi Lombardo, anche parlare di leggende, di storie, di miti che corrono, che sono nati da questi luoghi. Ecco perché il titolo misteri, nel senso che sono aspetti leggendari, ma poi si arriva alla storia vera e propria, ai fatti.
Palazzolo dei misteri: L’itinerario inizia dalla Casa dei Giurati, che cos’era?
L’itinerario inizia dalla Casa dei Giurati, continua il professore, la sede dell’Università, cioè il comune feudale di una volta. Si trova, dove oggi vi è un “Bed and Breakfast” che si chiama “Casa dei Giurati”, dove si riuniva il Consiglio comunale di allora, ma soprattutto c’era il Capitano di Giustizia che amministrava la giustizia e la sua presenza è sottolineata dal simbolo della giustizia nel centro feudale, cioè la bilancia e la spada. Naturalmente i processi più importanti si svolgevano nella corte del Signore Feudale che amministrava il mero e misto impero.
L’itinerario continua al Castello Medievale
L’itinerario continua al Castello, introduco, dice Lombardo, l’elemento leggendario, una storia che poi è successa veramente, cioè l’omicidio del Barone Artale Alagona, da parte del fratello Poncio. Quest’omicidio ha dato luogo a tutta una serie di ipotesi, legate a questo castello fatte di vicende di truvature, di grida che si sentono, di fantasmi che si aggirano. Dal fatto reale si sono sviluppati fatti leggendari e le paure si sono trasformate in racconti leggendari. La più famosa è la truvatura del castello e per cassarla, questa truvatura, cioè questo tesoro nascosto bisognava portare e offrire al barone una ragazza vergine. Come offerta sacrificale c’era sempre un topos leggendario. Esistono tantissime leggende simili legate alle truvature. Quindi dall’antichità medievale siamo passati alla modernità, siamo passati alla casa di Cassandra Politi.
Perché Cassandra è inserita tra i misteri di Palazzolo?
Andando avanti nei secoli, l’itinerario vuole parlare dei luoghi particolari di questo quartiere. Quindi è stata inserita la storia di Cassandra Politi, la quale fu anche attenzionata dallo scrittore Luigi Capuana, che scrisse su un fatto reale. Capuana scrisse Storia Fosca del 1879 e la pubblicò nel 1880: riguarda le vicende su un fatto increscioso di questa storia particolarissima. Capuana fu accusato di aver copiato una novella dell’Asolà(?). Il Capuana rispose che è vero che la vicenda è realmente accaduta a Palazzolo Acreide e scrisse anche i nomi dei protagonisti: Cassandra Politi, il barone Cesare Judica, il figlio del barone Gabriellino Judica, futuro barone di Baulì.
La vicenda di Cassandra
La vicenda è realmente accaduta, ed è una storia d’amore tra Cassandra e il figlio quindicenne del barone Judica. Il servo, come al solito avveniva, fece la spia e il barone, per sorprenderli nel fatto, portò con sé il brigadiere, il sacerdote e il pretore quali testimoni. Effettivamente questo avvenne e quindi scoppiò lo scandalo. Ma fin quando lo scandalo era “domestico” circoscritto a Palazzolo la cosa non preoccupava.
Capuana
Ma quando Capuana pubblicò il fatto con i nomi divenne di dominio pubblico e nacque la leggenda e la parte misteriosa: il barone denudò la baronessa e la fece girare nuda per il paese su un cavallo bianco. Questa è una leggenda che Luigi Lombardo ha raccolto a Palazzolo e che gli è stata raccontata da anziani palazzolesi. Esiste una versione meno incresciosa dell’accaduto, continua il professore nel suo racconto, si tratta certo di un episodio particolarissimo, quello di girare nuda, ma secondo la versione più edulcorata, il barone mise Cassandra in una carrozza e la fece girare per tutto il paese soltanto a dorso nudo.
Mi parli della Giudecca
Dalla casa di Cassandra siamo ritornati alla Casa dei Giurati. Questa sorge in un quartiere che si chiamava “Platea Magna”, dove esisteva prima del 1492, prima della cacciata dei Giudei, una comunità giudaica molto forte. Questa comunità abitava proprio nella Platea Magna dove aveva le botteghe e il luogo di culto. Vi era quindi una sinagoga piccola. Diverse fonti orali ci tramandano che vi erano giudei a Palazzolo, ma Luigi Lombardo ha scoperto un documento del 1476: un testamento che nomina una bottega che è vicino alla bottega della Giudecca, in “Platea Magna”. Questo è il primo documento cartaceo che tratta di questo argomento, che fa un riferimento esplicito e che testimonia realmente l’esistenza della Giudecca.
Il professore continua dicendo che avviene, in seguito, che vengono cacciati i Giudei, mentre il culto di San Paolo prende piede. Molti Giudei si convertono e vengono chiamati conversi o neofiti. Ritornati presso la chiesa di San Paolo, dove termina la visita notturna, il professore Lombardo conclude descrivendo sommariamente la chiesa.
I palazzolesi hanno risposto bene all’ evento?
I palazzolesi hanno risposto benissimo. Non mi aspettavo una partecipazione da parte dei forestieri, circa 250 persone, un numero enorme. L’evento è riuscito grazie alla collaborazione dei componenti del direttivo, il vicepresidente Pippo Bennardo, Michele Giardina, autore del manifesto, Salvatore Curcio, Liborio Truncali e Giuseppe Mazzarella. Ho avuto l’aiuto preziosissimo di un palazzolese Michele Gallo, il quale è intervenuto a raccontare storie “delle donne di casa” nella strada del quartiere di Castelvecchio. Michele dice che “quella strada ancora oggi è frequentata da queste donne, che non bisogna mai contrastare, ma occorre assecondarle sempre. A seconda dove vanno le persone loro preparano la tavola, fanno trovare misteriosamente un piatto, un bicchiere d’acqua, una forchetta, un tovagliolo.
Zona Castelvecchio, luogo misterioso
Questi luoghi sono misteriosi, perché abitati da questi antichi padroni dei luoghi. Michele ha raccontato anche che si sentono voci di bambini che piangono durante la notte. Personalmente ho raccolto la storia da parte di anziani di Palazzolo. Si dice che, nel Palazzo Politi-Specchi, chiamato Palazzo degli Spiriti, si siano sentite delle voci di donna che diceva: «Io no, oh Dio mio!». Si crede che fosse Cassandra che, rinchiusa negli scantinati del palazzo, continuava a lamentarsi. Questi sono i misteri e la realtà di questi luoghi palazzolesi. Spero che quest’interessante itinerario si ripeta, perché non conosciamo bene i nostri luoghi e perché senza conoscere il passato non possiamo capire chi siamo e comprendere il presente.
Che bello!