I piccoli paesi di provincia hanno sempre attratto il turista che vuole sfuggire dalla confusionaria e stressante vita di città. E non è solo per l’aria tersa e pulita che si esige al buon passeggio. Tra le antiche vie di un abitato costruito in periferia, la naturale aggregazione al paesaggio attrae e conquista. Metti che il paese è in montagna e vai a vedere il tramonto, dopo, non puoi perderti sicuramente Palazzolo di notte.
Meta rilassante senza pretese
A luci spente è sempre un bel vedere, con i tratti caratteristici dell’ambiente d’arte. Proprio nella zona del centro storico è veramente unico lo stile delle case, ma soprattutto dei grandi palazzi nobiliari e delle varie chiese sparse nei quartieri. Mentre al calar del sole (o all’alba, per lavoratori e per chi fa ancora baldoria) la magia s’impossessa del paese. Con l’accensione delle luci artificiali comincia una storia nuova, quella che fa Palazzolo di notte.
Corso Vittorio Emanuele
Palazzolo di notte, a luci accese esplode di colori
Brulica di gente e il fermento è vivo. Come di primo mattino quando la colazione e caffè preso con tutti quelli che incontri (capita spesso di prendersi più caffè, con più persone quindi). Palazzolo di notte cambia strategia comunicativa, cambia aspetto. Non è solo la fine della giornata di stress, ma soprattutto è l’incontro inaspettato con la gente che ti piace. Palazzolo di notte diventa un piccolo regno di pietra scolpita, dove si fanno teatri all’aperto tra la gente e dove le vie sono mostre d’arte barocca. Si passeggia e si ammirano sculture, su balconate o chiese. Tra i colori vivi che creano le luci dei negozi, i vari toni dei lampioni comunali e meglio ancora con le luminarie delle ricorrenti festività.
Via San Sebastiano
Sfumature che si notano solo con l’attenzione
Decisamente più forte è l’impatto quindi con Palazzolo di notte. Un paesello che diventa pellegrinaggio e meta di tutti quelli che vogliono sentirsi avvolti da un’atmosfera particolare, in un luogo particolare.
E’ meravigliosa e accogliente la tranquillità del paese, come è notevole la cura ai suoi beni d’arte. Passeggiare tra le vie di Palazzolo di notte ripercorre il pensiero di chi l’ha costruita e dei suoi abitanti di un tempo. Nelle stesse vie che una volta portavano comunicazione tra la gente, (oggi sono ancora più belle decorate di luci che conducono meglio lo sguardo nella direzione voluta) passaggi nascosti fanno da “spioncini” (tanto si stringono in certi punti) tra quartieri, e allargano poi la visuale fino a grandi spazi improvvisi, piazze su cui si ergono spesso prepotenti le chiese.
Via Carlo Alberto
E’ un messaggio chiaro e deciso su cosa fosse l’integrazione vera tra le persone. Lo capivano bene i Palazzolesi (già allora) che per vivere bene ci vuole collaborazione tra la gente, grande appetito e un bel luogo dove stare. E così si sta ancora bene oggi, che ci si può permettere di ritardare sempre, dare un passaggio a chi vuoi, oppure fare un giro e parlare con chiunque. E’ la calorosa interpretazione del fare Palazzolese, ma anche tradizione e cultura.