Non c’è pace per la riserva di Pantalica. Un luogo ricco di fascino da valorizzare, ma che adesso diventa più difficile da raggiungere.
Chiusa la strada
Il Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale ha interdetto al transito, anche pedonale, la ex strada ferrata Siracusa-Ragusa-Vizzini. Questa strada scorre all’interno della riserva di Pantalica. La chiusura è stata provocata dal maltempo che ha flagellato la zona nelle settimane scorse. Un pezzo di strada ha ceduto, franando e per ragioni di sicurezza non si poteva lasciare libero l’accesso.
Mancano le condizioni di sicurezza
Un sopralluogo si è reso necessario per capire le condizioni della strada. A recarsi sul posto la Forestale e il sindaco di Sortino Enzo Parlato. Per il ripristino della strada si deve attendere gennaio, quando l’autorità di bacino avrà le risorse economiche. Nel frattempo, verrà predisposto il progetto di intervento.
Il sito di Pantalica e la Valle dell’Anapo
Le due oasi naturalistiche si trovano tra i comuni degli Iblei. La Valle dell’Anapo costituisce una delle più elevate sintesi dei valori ambientali, paesaggistici, archeologici e culturali. Al suo interno si trova Pantalica una necropoli con cinquemila tombe a grotticelle artificiali, sede, per alcuni studiosi, dell’antica Hybla dei siculi. A scoprire quest’area furono Paolo Orsi e poi Bernabò Brea. Suggestiva è la posizione di Pantalica, delimitata dalle due grandi cave lungo le quali scorrono i fiumi Anapo e Calcinara, tra i monumenti l’Anaktoron, palazzo del principe che risale al dodicesimo secolo a.C.. La città, dopo la dominazione greca e romana, ebbe nuova vitalità in epoca bizantina. Il successivo avvento arabo segnerà la fine di Pantalica.
Sito Unesco
La necropoli di Pantalica è inserita nell’elenco dei siti patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco. E’ una suggestiva area archeologica e naturalistica, ma difficile da raggiungere, essendo arroccata su un altipiano. L’itinerario di visita parte dalla necropoli di Filiporto per poi costeggiare la panoramica Valle dell’Anapo e raggiungere i resti di un villaggio rupestre bizantino e dell’oratorio di San Micidiario.
Il percorso tra la natura
Uno degli itinerari più affascinanti è quello naturalistico che porta alla visita della Valle dell’Anapo, dall’antica stazione che collega i vari comuni di Palazzolo, Cassaro, Ferla e Sortino, attraverso la Riserva naturale di Pantalica. L’area ha una ricca vegetazione a macchia arbustiva; platani orientali, pioppi neri e bianchi, salici, querceti, lecci. Ricche sono anche le fioriture primaverili, con iris, crochi, asfodeli e orchidee selvatiche. Tanti gli animali che abitano la Valle: volpi, conigli, istrici, uccelli, poiana, aquila, rettili.
Dove si trova
Si può raggiungere a piedi dalla vecchia stazione di Palazzolo. Oppure si può raggiungere in automobile o in bicicletta l’area della vecchia stazione, lasciare il mezzo e continuare il percorso a piedi. Per arrivare alla Valle dell’Anapo occorre utilizzare la circonvallazione, via Antonino Uccello, che poi diventa statale 287. All’altezza dell’ampia scogliera che costeggia Palazzolo si trova una stradina che porta direttamente alla zona.