Abbiamo spesso scritto del Parco nazionale degli Iblei, di questa opportunità per tutelare le aree interne del territorio del sud est siciliano. Troppo spesso rinviata la perimetrazione, troppe leggi diverse che non hanno permesso di concludere l’iter. Adesso sembra che si voglia sbloccare la realizzazione del parco. Infatti si sono attivati i comuni dell’Unione Valle degli Iblei, di cui fa parte Palazzolo per chiedere partecipazione ai residenti. Vi spieghiamo come inviare le vostre osservazioni.
Parco nazionale degli Iblei, gli inviti dei Comuni
L’obiettivo è quello di avviare un confronto con chi possiede terreni nelle zone del parco. Infatti l’obiettivo è redigere e trasmettere alla Regione lo studio cartografico aggiornato per la perimetrazione dei territori interessati dall’istituzione del Parco. Occorre, quindi, accertarne vincoli e norme, ma anche la presenza e la distribuzione di attività agricole presenti nel territorio interessato. Si ricorda che i comuni dell’Unione Valle degli Iblei sono sette Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide, Sortino e che il perimetro del parco tocca anche Solarino. Da qui i sindaci si sono attivati invitando le aziende agricole, zootecniche e artigianali di queste zone a trasmettere entro una determinata data le segnalazioni.
L’invito da parte del Comune di Palazzolo per il parco
E anche il Comune di Palazzolo ha sollecitato le aziende a segnalare i dati. C’è tempo entro il 5 luglio all’indirizzo di posta elettronica [email protected] Alle aziende sono richiesti i seguenti dati: denominazione azienda; tipo azienda, agricola – zootecnica (o entrambi) – artigianale. E ancora indirizzo sede legale, Comune, via, civico, indirizzo sede operativa, Comune, fogli e particelle interessate dalle attività. Tutto il materiale raccolto è finalizzato alla redazione di uno studio cartografico che servirà per la perimetrazione del territorio coinvolto nel Parco degli Iblei che verrà costituito.
Troppo tempo trascorso per il parco
Siamo al 2020 ed è da più di dieci anni che si parla del Parco. Lo scorso anno a Palazzolo si era tenuto un incontro per riparlare di questa opportunità, per ottimizzare e qualificare ancora di più la tutela e valorizzazione di molte aree protette. Nel giugno del 2017, a seguito della richiesta del Ministero dell’Ambiente, c’era stata una conferenza a Palermo fra i sindaci dei Comuni interessati e i Commissari dei Consorzi e della Città Metropolitana di Catania. Obbiettivo era fare un passo in avanti e riparlare della proposta di istituzione del Parco. Poi nulla. Ma la realizzazione del parco porterebbe dei vantaggi anche per la semplificazione amministrativa e per sviluppare il turismo sostenibile. Speriamo che questa sia la volta buona.