Il quartiere dell’Annunziata è un quartiere che divenne popoloso durante il XIII e il XV secolo.Nel suo articolo intitolato Chiese e quartieri e contrade di Palazzolo del XVI e XVII secolo (Studi Acrensi, II, 1985-1995)Tonino Grimaldi scrive che è la Chiesa dell’Annunziata a dare il nome al primo quartiere. La chiesa dell’Annunziata nel XV secolo era una chiesa ricca, infatti il rettore riuscì a commissionare, nel 1474, un quadro ad Antonello da Messina: “L’Annunciazione”. La borghesia locale abitava accanto la chiesa. Possiamo nominare tra la borghesia locale tre famiglie: Catalano, Cannarella, Galizia.
Quartiere dell’Annunziata
Il quartiere dell’Annunziata nasceva in un luogo assai difficile, perché si espandeva verso un vallone che, come dice Grimaldi, “raccoglieva acque sorgive, ma anche acque piovane che vi confluivano oltre che dall’abitato anche dai declivi circostanti”. Dopo il terremoto del 1963 che devastò violentemente questo quartiere , anche le piogge che caddero incessantemente devastarono notevolmente il quartiere.
Quartiere Annunziata dopo il terremoto del 1693
Il quartiere dell’Annunziata dopo il terremoto risorse in maniera ridotta di un terzo rispetto al quartiere antico. In questo periodo avvenne uno spopolamento che determinò l’impoverimento del quartiere. Tonino Grimaldi scrive: «avvenne il tracollo della forza della Confraternita. I confrati non furono più in grado, pur dando fondo a tutte le risorse possibili, di completare la riedificazione della chiesa e della facciata».
Quartiere dell’Annunziata e la contrada dello Spirito Santo
La Contrada dello Spirito Santo era un quartiere popoloso e si ampliava attorno ad una piazza dove sorgeva la chiesa dello Spirito Santo, ricco di botteghe di fabbri ferrai, maniscalchi, stagnai, mastri d’ascia, corvisieri cioè calzolai, barbieri, commercianti.Questa contrada si trova nella stessa zona del Quartiere dell’Annunziata.
Chiesa di Santa Sofia
La contrada dello Spirito Santo si trovava vicino la chiesa di Santa Sofia, anch’essa considerata una contrada che prendeva il nome dall’omonima chiesa. La chiesa di Santa Sofia rimase edificata fino alla metà del 1600. Sullo stesso sito, dopo la demolizione della chiesa dedicata a Santa Sofia, venne costruita la chiesa di San Paolo.
Contrada della Chiesa di San Paolo
Questa contrada, che Grimaldi chiama rione, si formò intorno al XIII e XIV secolo e sorse nella zona della piazza che oggi chiamiamo Giovanni Nigro. Fu chiamata contrada San Paolo perché la Chiesa che ospitava i Domenicani era dedicata a San Paolo. Certamente non corrisponde con l’attuale chiesa di San Paolo. I Domenicani vi costruirono accanto un convento. Nel sito oggi sorge la scuola Media e il Liceo Classico “Platone”. Dice Grimaldi che un acuto contrasto tra la confraternita di san Paolo e i padri Domenicani costrinse la confraternita a costruire una nuova chiesa dedicata a san Paolo, sullo stesso sito della chiesa di Santa Sofia.
Piazza Umberto, oggi piazza Giovanni Nigro
Questa contrada però era poco urbanizzata. Ma la piazza era assai movimentata. Era più piccola rispetto a quella che possiamo oggi ammirare. Accoglieva la vita dell’intera cittadina perché a quel tempo era considerata il centro del paese. L’importanza della piazza era grande tanto che i giurati dell’Università nel 1622 proposero un ardito intervento urbanistico, mirato per ampliare la piazza. Per l’ampliamento veniva ipotizzato l’abbattimento di determinate costruzioni e la creazione di nuovi spazi. Questo perché dalla piazza iniziavano almeno tre strade: una portava verso la parte alta del paese, un’altra verso la contrada dell’Annunziata e la terza verso il Castello.