Torna più splendente che mai la statua della Madonna Odigitria di Palazzolo. L’immagine della Madonna venerata nella parrocchia di San Sebastiano sottoposta ad un intervento di recupero. Necessario dopo alcuni anni per restituirne la sua autenticità. E ieri con la riapertura della chiesa la Madonna posta sull’altare maggiore per dare il via alle celebrazioni del mese di maggio dedicate a lei. Il restauro è stato fatto nell’ambito degli interventi realizzati nella basilica. Infatti nelle scorse settimane è stato sistemato l’antico pavimento e sono stati posizionati dei nuovi banchi.
E ieri in occasione della riapertura della basilica, il parroco don Salvo Randazzo ha ringraziato quanti hanno permesso questi lavori con le loro donazioni e quanti hanno collaborato per la sistemazione della chiesa. “Una chiesa amata deve essere curata e coccolata – ha detto don Randazzo -. Necessaria una cura nei dettagli. Ma non per un segno di esteriorità, ma di amore e devozione a Cristo, e nel vivere ed essere buoni cristiani”.
Odigitria, un po’ di storia
Come riportato nella pagina Facebook della festa di San Sebastiano ecco la storia della Madonna Odigitria, venerata a Palazzolo. Prima patrona del paese e venerata nella basilica patrimonio Unesco. Ecco il lungo racconto. “Il culto della Madonna Odigitria, nacque e si diffuse a Costantinopoli. Non si sa con precisione quando fu introdotto a Palazzolo, sappiamo che divenne popolarissimo in tutta la Sicilia e l’Italia Meridionale, soprattutto nel ‘600, tanto che ogni paese ebbe una Chiesa dedicata alla vergine “guida della via” protettrice del viandante e del pellegrino. PATRONA REALE di Palazzolo, la Madonna Odigitria fu venerata dagli abitanti del quartiere alto del paese, detto di “San Sebastiano”.
In questa data essa sostituita da San Paolo Apostolo proclamato “patrono” dagli abitanti della parte bassa del paese, detti “Sampaolesi”. La proclamazione scatenò una vera e propria “guerra di santi” fra Sampaolesi e Sansebastianesi. I Sansebastianesi ritennero” illegale” l’elezione, scrissero sul fercolo della madonna “PATRONA PALATIOLI” e continuarono così a venerarla. Mentre i Sampaolesi scrissero sulla loro “vara” “patronus principalis “. Se da una parte l’elezione di S. Paolo a “Patrono principale” di Palazzolo confermata dalla Sacra congregazione dei riti il 15 luglio 1690. Dall’altra la nomina della Madonna Odigitria a “PATRONA REALE” riconfermata dal monarca spagnolo Filippo IV, con un suo decreto speciale datato 14 settembre 1692.
La Madonna e San Paolo
Queste sovrapposizioni di “elezioni patronali” diedero inizio ad una duratura rivalità che ancor oggi si estrinseca in una sorte di costruttivo antagonismo fra i comitati organizzatori delle feste di San Sebastiano e di San Paolo. Fino al 17121a festa della Madonna Odigitria si svolse in un periodo che oscillava tra il martedì di Pasqua e la domenica in Albis. Proprio nel 1712 la data della festa differita dal martedì di Pasqua al 10 agosto. Il differimento della data avvenne non senza contrasti. Il motivo per il clima, ma soprattutto per natura economica e sociale. La data prescelta cadeva, infatti, in un periodo in cui più intenso era il commercio del grano appena raccolto.
Le celebrazioni per il mese di maggio
E adesso in questo mese dedicato a Maria sarà possibile recitare in chiesa l’antico rosario in siciliano. L’appuntamento tutti i giorni alle 17,30 prima della messa. L’antica tradizione del rosario in dialetto è stata trasmessa alle nuove generazioni. Un tempo si organizzavano gli altarini nei cortili per pregare la Madonna. Oggi l’appuntamento in chiesa per continuare questa tradizione.,