Il 20 gennaio ritorna San Sebastiano la festa del protettore della città di Palazzolo Acreide e con molta gioia da parte dei devoti palazzolesi a 1719 dal Glorioso Martirio. Il 20 gennaio infatti è il Dies Natalis di Sebastiano, militare romano e martire per aver sostenuto la fede cristiana senza indugi. Il più antico calendario della Chiesa di Roma risalente al 354 inserì il nome di questo santo e quindi ne testimonia il culto sin dai primi secoli del cristianesimo. San Sebastiano, lo sappiamo tutti, venne invocato per far cessare la peste e a Palazzolo la devozione è antica. Padre Giacinto Leone ci tramanda che “in suo onore fu la Cappella antica nella chiesa della SS. Annunziata. In seguito ebbe la Chiesa propria che prima era dedicata a San Rocco”.
La Confraternita dei Disciplinati
La chiesa di san Sebastiano ebbe nel 1568 una confraternita, chiamata dei Disciplinati. Il vescovo del tempo, Giovanni Orosco, con un privilegio eresse questa associazione dichiarando che “perché poi cresca la devozione nei fedeli, concediamo a tutti gli uomini e a tutte le donne che visitano questa chiesa con devozione in qualsivoglia Domenica in ricordo della resurrezione del Signore e dello stesso gloriosissimo martire San Sebastiano, lucreranno, secondo le norme ecclesiastiche 40 giorni di indulgenza per quante volte l’avranno visitata”.
I ragazzi di San Sebastiano: 2023
Come sempre, anche quest’anno 2023, i Ragazzi di San Sebastiano si mettono in moto per organizzare la festa del loro protettore. Innanzitutto si potrà notare il loro omaggio floreale posto sulla facciata della chiesa e sotto la statua di San Sebastiano. Ricordano nel loro sito facebook che per non dimenticare la storia del loro santo, ricordano che “l’11 gennaio 1693 dopo il terribile sisma che colpì Palazzolo distruggendo e seppellendo ogni cosa, la statua di San Sebastiano venne ritrovata intatta tra le macerie della chiesa diroccata. I fedeli, profondamente colpiti da simile avvenimento gridarono al miracolo e proclamarono San Sebastiano protettore della popolazione”.
La preghiera a San Sebastiano
Bellissima la preghiera al Glorioso Martire San Sebastiano: Tu che non avesti paura della persecuzione di Diocleziano, infondi anche a noi il coraggio di testimoniare con la nostra vita la fede in Cristo Gesù. O Glorioso Martire San Sebastiano, fosti trafitto in tutto il corpo dalle frecce scagliate dai tuoi aguzzini, scaglia le frecce della fede, della carità, della preghiera e dell’amore nei cuori degli uomini, affinché imitando le tue virtù si avvicinino all’ardente amore di Cristo Gesù.
San Sebastiano la festa di gennaio
Dopo anni di chiusura, causa covid, siamo tornati alla normalità riguardo le nostre tradizioni. Si dice che “l’Epifania tutte le feste porta via”, ma credo che per Palazzolo non sia così. Infatti gennaio è l’inizio delle feste e delle tradizioni palazzolesi. Finito il periodo delle Quarant’ore, in cui si adora Gesù sacramentato nelle chiese palazzolesi, in ringraziamento dopo il terremoto del 1693, il 19 gennaio, vigilia della festa di San Sebastiano, si attende la tradizionale svelata del Seicentesco simulacro di San Sebastiano e la celebrazione dei vespri.
Il giorno della festa
Il 20 gennaio, solennità di San Sebastiano dopo le Sante Messe, i sacerdoti benediranno le “Cuddure”, pane offerto dai fedeli. Nel pomeriggio la messa sarà celebrata, alle ore 18, dal Sacerdote Marco Politini, parroco della Chiesa Madre di Palazzolo, alla presenza delle autorità civili e militari palazzolesi. La processione delle Sacre Reliquie di San Sebastiano avverrà alle ore 19, accompagnate dal complesso bandistico Akrai.
L’Ottavario e la settimana dell’Unità dei Cristiani
Un momento particolare della processione avverrà alle ore 20.30 in Piazza del Popolo, quando i fedeli incontreranno la processione e si fermeranno per un momento di preghiera. Dal 21 al 27 gennaio come ogni anno, si svolgerà l’Ottavario con le messe celebrate alle 18.30 da vari sacerdoti: sarà la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Quest’anno il tema della settimana dell’Unità dei Cristiani è questo: “Imparate a fare il bene; cercate la giustizia (Isaia 1,17).
L’Unità dei Cristiani
Nel testo del Sussidio si legge: “Isaia, ai suoi tempi, sfidò il popolo di Dio a imparare a fare il bene insieme; a cercare insieme la giustizia, ad aiutare insieme gli oppressi, a proteggere gli orfani e difendere le vedove insieme. La sfida del profeta si applica anche a noi oggi: come possiamo attuarlo? La preghiera e il nostro incontrarci con il cuore hanno il potere di trasformarci, come individui e come comunità. Insieme impegniamoci nella lotta per la giustizia nella nostra società. Tutti apparteniamo a Cristo”. Con l’augurio che questa sfida a fare il bene insieme possa essere un punto di partenza durante quest’ottavario, pregando insieme noi fedeli saremo più forti in questo percorso. Il 27 gennaio al termine della Santa Messa, dopo aver recitato l’Atto di Affidamento al santo vi sarà la velata del simulacro di San Sebastiano.