Santa Margherita da Cortona, una tela di Vito D’Anna – itPalazzoloAcreide

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Santa Margherita da Cortona, una tela di Vito D’Anna

Santa Margherita da Cortona, chiesa San Sebastiano, Palazzolo Acreide

Siete d’accordo che oggi più che mai bisognerebbe valorizzare le opere d’arte presenti nei centri minori? Le opere degli artisti “minori”, non sono studiate né tanto meno portate alla luce con l’importanza che spetta loro. Si può dire che alla base di una buona valorizzazione c’è la conoscenza culturale del settore. È necessario che gli insegnanti educhino i propri alunni ad apprezzare e valutare l’arte, prima di tutto con incontri laboratoriali e poi con visite guidate per fornire agli studenti strumenti concreti di conoscenza delle opere degli artisti palazzolesi, tra cui la Tela di Santa Margherita da Cortona attribuita a Vito D’Anna.

Sensibilizzare le scuole

Coinvolgere le scuole è un modo per sensibilizzare le giovani generazioni su questo tema. Si, è vero, c’è stato un periodo che alcune classi delle scuole palazzolesi avevano adottato un monumento, un’opera d’arte, ma poi è mancato l’interesse a continuare. Credo sia arrivato il momento di riiniziare a conoscere le proprie opere d’arte di cui Palazzolo è ricchissima e cercare di far innamorare i giovani per la propria cultura assai variegata.

La tela di Santa Margherita da Cortona

Quanti a Palazzolo conoscono la tela rappresentante Santa Margherita da Cortona, esposta nella Chiesa di San Sebastiano e  che è stata attribuita a Vito D’Anna? La tela è stata restaurata negli anni ottanta del novecento.  Il pittore siciliano Vito D’Anna è considerato il più sensibile interprete del Rococò palermitano. È tra i maggiori pittori siciliani, vissuto dal 1718 al 1769. Il suo apprendistato avvenne nella bottega acese di Paolo Vasta, dove apprese i colori vivaci tipici di alcune scuole barocche romane e napoletane.

Santa Margherita da Cortona: Vito D'Anna
Vito D’Anna, Autoritratto 1763 (da wikipedia.org)

Vito D’Anna a Palermo

Nel 1744, al suo ritorno a Palermo, Vito entra alla bottega di Oliviero Sozzi. La sua tecnica pittorica è perfezionata a Roma grazie all’Accademia di San Luca. La tela di Santa Margherita secondo Padre Giacinto Farina è dipinta a Palermo e inviata a Palazzolo. L’altare dove il dipinto è collocato è edificato tra il 1758 e il 1759.  L’altare, chiamato di Santa Margherita, è ricordato per la novena che si recitava nel giorno della festa della Santa, il 22 febbraio di ogni anno.

Santa Margherita da Cortona: Vito D'Anna. Immacolata (sec. XVIII) Militello
Vito D ‘Anna: Immacolata (sec. XVIII) Militello (da wikipedia.org Opera propria Autore Gimalgi73)

Santa Margherita da Cortona: Il restauro della tela

La tela, durante il restauro, non ha presentato tagli o adattamenti ed ha confermato l’originaria destinazione. Infatti Maria Grazia Paolini descrivendo la tela dice che “l’architettura dell’Altare rappresentato nel quadro sembra essere una traduzione di quello ‘reale’”. Riproduce infatti “il semplice inquadramento fra colonne, dice ancora la Paolini, e l’alto gradino sulla mensa, persino simile appare l’elemento di sostegno del crocifisso, che oggi nell’altare reale è una base priva di funzione”.

Attribuzione a Vito D’Anna

Per quanto riguarda l’attribuzione della tela a Vito D’Anna, negli anni che  la tela sembra sia stata dipinta, si  nota una tendenza classicista che già è evidente in altri dipinti del pittore, come per esempio nella tela l’Immacolata dipinta per la chiesa di san Giorgio a Ragusa. Il pavimento a riquadri che presenta la tela, e che dà una certa profondità, è un elemento  che si riscontra in vari artisti che operavano in ambito di restaurazione classicista. Gli altri elementi sono rappresentati in maniera essenziale: molto probabilmente al solo Crocifisso e a cui la Santa si rivolge con un volto emozionato  e mortificato.

Santa Margherita da Cortona: Vito D'Anna, chiesa San Sebastiano Palazzolo A.
Tela di Santa Margherita da Cortona: Vito D’Anna, chiesa San Sebastiano Palazzolo Acreide

Eventuale attribuzione

L’attribuzione a Vito D’Anna sembra sia dubbia. Probabilmente la commissione fu assunta dal D’Anna, ma trasmessa ad un allievo. Si sa che Olivio Sozzi, pittore attivo nella Sicilia orientale, utilizzava liberamente  dei disegni del D’Anna. Ammettendo la possibilità che la tela fosse eseguita da collaboratori di Vito non ancora definiti, gli studi fin qui effettuati ritengono Francesco Sozzi, cognato di Vito D’Anna, il papabile per l’esecuzione del quadro.

Santa Margherita da Cortona, una tela di Vito D’Anna ultima modifica: 2021-07-15T09:00:00+02:00 da Luisa Itria Santoro

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