Seby Leone un artista, un cartapestaio, un pittore o semplicemente un uomo che ha sviluppato e approfondito i propri hobby. “Appena ho ultimato la scuola d’arte- racconta – ho fantasticato ad inseguire i miei sogni. Da circa 25 anni ho iniziato a lavorare in questo settore. Il mio è un lavoro molto ampio che va dai colori acrilici ai colori ad olio, oltre a delle aerografie. Ho iniziato proprio con le aerografie. Il mio primo lavoro è stato per la Parrocchia di Santa Lucia di Mendola. Mi hanno commissionato delle statuette e tutto è iniziato da li”.
Seby Leone e le “statuette”
“La voce si è diffusa – aggiunge – e mi hanno affidato altri importanti lavori. Oltre quelle per Santa Lucia di Mendola ho fatto le statuette di San Paolo, dell’Addolorata, di San Michele e di san Sebastiano per quanto riguarda Palazzolo. A Giarratana le statuette della Madonna della Neve, di San Bartolomeo e di Sant’Antonio sono opera mia. Poi a Ferla San Sebastiano e l’Immacolata, a Buscemi la Madonna del Bosco. Anche a Pachino ho fatto l’Assunta. A Grammichele i tre santi, San Michele, l’Immacolata e Santa Caterina. Proprio su Grammichele una menzione particolare, mi hanno commissionato tantissime “miniature”. Le “miniature” sono delle piccole statuette con i santi nelle proprie “vare” con i portatori nelle varie processioni. Lavori molto minuziosi per cercare di farli assomigliare il più possibile alla realtà .
Seby Leone e il lavoro a Mistretta
“Il lavoro geograficamente più lontano che mi è stato commissionato per le statuette – dice – è San Sebastiano di Mistretta. Inoltre mi diletto, forse per piacere non tanto per lavoro, nella modellazione, nella cartapesta e nella pittura dei carri di carnevale. Da quando ero a scuola elementare ho questa passione per il Carnevale. Onestamente non ricordo quanti anni fa ho vinto il primo premio. Tredici – 14 anni. Prima con gli amici della comitiva di San Sebastiano poi con una vera e propria società con degli amici. Dove ognuno aveva il suo ruolo, chi modellava, chi strutturava, chi dipingeva. Ci sono state le ultime edizioni del Carnevale Palazzolese che avevo dato una mano di aiuto in tutti i carri che sfilavano. Mi hanno anche chiamato, sempre per il Carnevale, a Melilli, Villasmundo, in parte anche ad Acireale”.
Le soddisfazioni
“Due sono i lavori particolari che ricordo con soddisfazione – rileva -. La statua di San Paolo per il Circolo San Paolo di Palazzolo, e un altro San Paolo però di Solarino per mano di alcuni devoti australiani. La statua, perfettamente riprodotta, è stata spedita in Australia. Le “varette” che si festeggiano a Palazzolo nel periodo dei morti con la processione delle “varette”, sono tutte opera mia. La prima statua di San Nicola dentro la Chiesa Madre è anche questa opera mia. Anche la statuetta della Madonna del Soccorso. Per un periodo ho fatto lo scenografo per un gruppo teatrale di Canicattini Bagni e per circa sei anni per una scuola di danza a Siracusa. Ora di recente mi sto specializzando sui carretti siciliani e sulle moto-ape con i colori della nostra terra. “
“Avevo dimenticato che per tre edizioni ho vinto un premio sui più bei presepi di Palazzolo, indetto dalla Consulta Giovanile”.
Che dire un’altra eccellenza palazzolese o semplicemente un ragazzo che dai propri hobby si è creato un lavoro. Un esempio da imitare perché dal nulla è nata un’arte.
