Famiglie e persone con disabilità in questo particolare momento stanno vivendo le difficoltà dovute all’emergenza. Poca assistenza e poche certezze sul futuro. A mancare i servizi Anffas in particolare. In una nota l’associazione denuncia ciò che sta accadendo. “L’emergenza sanitaria da Covid 19 ha messo in luce le difficoltà strutturali del sistema dei servizi – dicono-. E delle prestazioni indirizzate alle fasce di popolazione più fragili ( non autosufficienti, persone con disabilità, anziani). Nei sistema del welfare è sempre mancata una visione di servizi alternativi e flessibili, la programmazione è avvenuta per compartimenti stagni e in maniera frammentaria senza il dovuto raccordo”.
Servizi da migliorare, un appello
Migliorare la situazione con meno burocrazia e non solo. “Per dare risposte più immediate alle persone con disabilità e loro famiglie – osserva l’associazione – e per offrire strumenti ai Comuni e Distretti socio-sanitari , la Regione, ha avviato un processo di snellimento burocratico utile ad abbreviare l’iter amministrativo. Per l’impiego delle risorse afferenti a diverse linee di finanziamento che la Regione ha già trasferito a Distretti e Comuni nelle trascorse programmazioni”.
Restano poche risorse per i servizi
“Tuttavia le difficoltà di spesa dei Distretti e dei Comuni permangono – aggiungono -, e molte delle risorse disponibili per servizi e prestazioni , rimangono non utilizzate. Con la conseguenza che prestazioni e servizi non vengono resi alle persone con disabilità e loro famiglie. Stante la situazione, il carico di cura e assistenza delle persone con disabilità, grave ancora sui genitori, sui fratelli e sorelle, sui figli, che escono già stremati dal lungo periodo di quarantena”.
La disabilità non va in vacanza
Disagi che restano quindi e si fanno maggiori proprio in questo periodo. “Tale situazione permarrà sicuramente per tutto il periodo delle ferie estive – spiega l’associazione -. Ma la disabilità, la non autosufficienza non va in vacanza. I familiari delle persone con disabilità non possono avere il lusso di andare in vacanza. Essi devono continuare a dare le cure e l’assistenza che gli enti ed organi preposti si sono dimenticati di attivare. Tutti chiedono risposte concrete ed immediate”.
L’Anffas chiede maggiori risorse
“Denunciamo con forza che le risorse dei Piani di Zona, del Fondo Non Autosufficienza, della disabilità grave. Del durante Noi Dopo di Noi che complessivamente ammontano a circa 4 milioni di euro per il solo diretto socio sanitario di Sr. E a circa 10 milioni per tutti i distretti socio sanitari della provincia di Siracusa restano giacenti. Fermi non utilizzati nei conti distrettuali. Eppure sono risorse disponibili e se opportunamente coordinate e programmate possono fornire risposte immediate e concrete. A molte persone con disabilita e loro famiglie e alle persone non autosufficienti”.
“Anffas Onlus Palazzolo Acre ide e e Z.M. denuncia il disinteresse , l’indifferenza, incompetenza, inefficacia degli organi preposti ad attivare misure prestazioni e servizi. E sollecita ed invita vivamente gli organi politici a deliberare gli indirizzi necessari. I funzionari e tecnici a completare gli atti amministrativi, l’U.V.M. a redigere i progetti individuali ai sensi e per gli effetti dell ‘ art. 14 l. 328/00. Senza i quali non si può avere accesso a misure, risorse e servizi. Di modo che, ciascuno nell’ambito di propria competenza concorra a porre in essere, senza ulteriore indugio, quanto necessario a rendere pienamente fruibili le risorse disponibili. Al fine di dare concrete risposte e sollievo alle persone con disabilità e loro familiari”.