Abiti coloratissimi e ricchi di significato per una commedia di successo al teatro greco di Palazzolo. Con “Tesmoforiazuse” l’Istituto d’istruzione superiore di Palazzolo ha aperto il Festival internazionale del teatro classico dei giovani. A colpire la bravura degli studenti che hanno interpretato il testo di Aristofane, ma anche i costumi realizzati da Santi Scatà.
Gli abiti realizzati da Scatà
“Uno stile tutto siciliano che incontra colori e simboli di una tradizione solo apparentemente opposta: quella orientale”. Così Scatà, stilista originario di Canicattini ha sintetizzato gli abiti che ha creato – disegnato e cucito per lo spettacolo. Lo stilista per il terzo anno consecutivo al lavoro su abiti e trucco di alcuni giovani protagonisti del Festival. “Diversi elementi degli abiti che ho realizzato per “Tesmoforiazuse” – dice – uniscono le due civiltà, quella siciliana e l’altra orientale, come i mandala, illustrazioni decorative che ho creato su uno sfondo anticato”. “È il mandala, infatti, che diventa simbolo del germe di grano della terra madre- aggiunge – , riprendendo dunque la tradizione sicula dell’agricoltura. Ma è anche emblema della donna, grande protagonista di questa commedia, capace di dare la vita”. La regia è stata di Cristina Mirto.
L’edizione 2018 del Festival
Il festival giunto alla ventiquattresima edizione durerà un mese con 2.500 studenti che arriveranno da tutta Italia e dal mondo. La scelta di prolungare la durata del Festival conferma la volontà della Fondazione Inda di proseguire il lavoro con le scuole e con i giovanissimi. Ci saranno 104 scuole, 13 delle quali straniere e provenienti da Grecia, ben 5 istituti, Francia, Spagna, Belgio, Georgia e Tunisia. Tra i partecipanti anche 150 giovani delle scuole superiori della Valtellina che hanno partecipato al progetto “Teatro incontro” e che metteranno in scena Lisistrata. Presenti anche gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, sia della sezione “Fernando Balestra” sia della sezione “Giusto Monaco”. L’organizzazione della rassegna è come sempre di Sebastiano Aglianò, l’impianto scenico dell’artista siracusano Tony Fanciullo mentre il manifesto è di Carmelo Iocolano.