In questi giorni di quarantena vi proponiamo ancora un piccolo svago dedicato alla cultura. Abbiamo spesso parlato del Museo dei viaggiatori in Sicilia. Un luogo dell’anima ricco di storia e di significato. Vi proponiamo allora un viaggio virtuale alla scoperta di questo luogo. Il museo è un omaggio ai viaggiatori dell’Ottocento che raggiunsero la Sicilia e la resero celebre. E’ un luogo unico nel suo genere.
Un viaggio virtuale nel viaggio
Parlando quindi di un viaggio virtuale occorre dire come la Sicilia sia l’Isola del Viaggio. In essa Omero porrà le ulissiadi avventure radicandovi il mito e i greci vi approderanno innalzando i loro templi. E nella seconda metà del Settecento la terra diviene tappa fondamentale nel viaggio di formazione dei giovani europei. Artisti ed architetti, nell’isola, disegnano i monumenti, i costumi, i fenomeni naturali, le esotiche piante. Quindi ne sono testimonianza le incisioni che illustrano le opere odeporiche. Allora la loro conoscenza è oggi indispensabile per la ricerca che mira a tutelare il patrimonio archeologico, artistico, architettonico e paesistico di Sicilia. Sono le incisioni pubblicate dai Viaggiatori nelle loro opere ad offrire la possibilità di percepire la vastità di questo fenomeno culturale.
Un’esposizione permanente sul viaggio per noi virtuale
Il museo dei viaggiatori in Sicilia si trova nel palazzo Vaccaro di via Maestranza. Si tratta di un’esposizione permanente con incisioni originali, riguardanti l’area iblea, dei due più importanti Voyage pittoresque del Settecento. Le mappe della Sicilia che testimoniano l’evoluzione degli studi topografici annessi al Viaggio. Presente anche una preziosa raccolta di libri antichi legati a viaggio, fra cui la rarissima prima edizione del De rebus Siculis del Fazello.
Come nasce il museo
Pubblico e privato insieme per valorizzare il patrimonio culturale di un territorio. Quindi è l’esperimento avviato con il Museo dei viaggiatori in Sicilia. Un luogo nato per ospitare la ricca collezione di documenti sui viaggiatori che tra il Settecento e l’Ottocento raggiunsero la Sicilia. E’ quindi un luogo della memoria, che racchiude in un suggestivo allestimento, i disegni e le incisioni. Collezione frutto di appunti e annotazioni, carte geografiche e disegni, di quanti raggiunsero la Sicilia, lasciando una testimonianza grafica e descrittiva di conoscenza storico-sociale del territorio.
Tra di loro l’architetto e pittore francese Jean Houel: appartengono a lui disegni sul territorio ibleo, ma anche le zone di Cavagrande e Vendicari. Il museo comprende incisioni pubblicate dai viaggiatori, una raccolta di libri antichi. Pertanto questo museo è stato pensato come organismo vivo e dinamico, con l’organizzazione di momenti di studio e di ricerca.
Numerose mostre allestite nel museo
Numerose sono state le mostre ospitate nella parte superiore dell’edificio, come quella sulla collezione La Gumina di cartografie, ma anche, di recente, quella fotografica intitolata “Il viaggio di Paolo Orsi negli Iblei. Archeologi e fotografi nella Sicilia Sud Orientale tra il 1882 ed il 1932”.