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Villa comunale, il viale principale a Sebastiano Dipietro

Villa Comunale intitolazione a don Iano Dipietro

Lunedi 27 giugno 2022 è stata una giornata importante per la famiglia Dipietro, ma anche per i palazzolesi perché a Don Iano Dipietro è stato intitolato il viale principale della Villa comunale. Finalmente il signor Dipietro ha avuto lo spazio che si merita in un luogo a lui tanto caro. Grazie al Sindaco Gallo e all’Amministrazione comunale si è voluto fortemente mettere in risalto quest’evento e dare onore al signor Dipietro che per 45 anni si è occupato della nostra villa e l’ha resa uno splendore.

L’Amministrazione comunale

Il Sindaco Salvatore Gallo ha puntualizzato che questo è “un momento fortemente voluto dall’attuale  amministrazione, per ricordare e per valorizzare chi ha donato bellezza alla nostra comunità, ma anche per tramandare alle future generazioni il ricordo di chi ha contribuito a dar lustro a un luogo così importante per i palazzolesi.

Villa comunale: figura di don Iano Dipietro

Sebastiano Dipietro, “Iano ra Villa”, nacque l’11 giugno 1920. Molto presto venne nominato aiuto giardiniere della villa di Palazzolo Acreide, poi ne divenne custode, su nomina del comune e vi rimase per quarant’anni. La passione per le piante lo portò a curare meravigliosamente le aiuole di questo giardino. Particolari erano le siepi “a forma di arancino a spirale”, che ancora oggi si possono ammirare lungo i viali della villa. Don Iano era una persona allegra e quindi amava essere attorniato da molti amici, con i quali condivideva pranzi, cene e gite. È stato uno dei fondatori del circolo ricreativo “AKRAI”  e ne è stato il presidente per alcuni anni.

Intitolazione a Don Iano Dipietro alla villa (foto Santoro)
Intitolazione a Don Iano Dipietro il viale principale della Villa Comunale (foto Santoro)

Il discorso della figlia Marinella

Dal discorso della figlia si apprende che la nomina a custode della villa risale al 29 aprile del 1930. Il podestà di allora, Paolo Messina Politi, con una delibera lo nomina aiutante giardiniere, considerata l’estensione del giardino pubblico l’opera del giardiniere titolare non era sufficiente a tenere bella la villa e a curarne gli alberi e le aiuole in modo adeguato. In seguito, grazie ad un’altra delibera del sindaco Rosario Branca, nel 1946, mio padre venne nominato “Custode del giardino pubblico” con la seguente motivazione: “ritenuta persona idonea e capace, per la lunga pratica acquisita nel servizio e per il lodevole servizio prestato come aiuto giardiniere merita un riconoscimento e un premio con un salario iniziale di 19 mila lire annue”.

Don Iano un appassionato fiorista

Don Iano metteva la sua passione nel curare la villa. Lui stesso era un “semensario”, infatti utilizzava i semi che aveva posto all’ingresso della villa, piantandoli nelle aiuole a seconda delle stagioni. Il professore Francesco Caruso lo aiutò a formarsi nella cura delle piante, fornendogli i testi giusti del settore. Il primo collaboratore di don Iano fu don Angelo Allegrezza, poi Salvatore Valvo chiamato “Turiddu Barbainu”, divenuto il successore dopo il pensionamento di Dipietro. La figlia continua dicendo: «la villa era la seconda casa di mio padre, infatti non conosceva orari di apertura e di chiusura. All’epoca non vi era la tecnologia di adesso; per innaffiare questo immenso giardino lui utilizzava soltanto una grossa pompa e per zappare qualche attrezzo e una zappa, quindi il lavoro per mantenere bella la villa era faticoso e duro. Molto gentile con le signore, se gli chiedevano un fiore lui le accontentava». 

Villa comunale: viale principale a Sebastiano Dipietro
Un momento dell’intitolazione del viale principale a Don Iano Dipietro (foto Santoro)

Villa Comunale: curiosità

Quando cambiavano le stagioni, la villa cambiava abito, dice il professore Nello Blancato nel suo libro Ci vediamo al Cavallino Rosso. “In primavera era un’esplosione (studiata) di colori e profumi: pansè, viole, petunie, giacinti, narcisi e gerani. Fiori e colori erano disposti secondo un criterio estetico di contrasto e affinità, tale da generare un sorprendente effetto cromatico.

Il racconto di Blancato

Nello Blancato racconta che “dopo le rappresentazioni classiche al Teatro greco, la compagnia teatrale di turno si ritrovava alla villa per il rinfresco offerto dall’Amministrazione e don Iano non stava nei suoi panni per l’onore e il piacere che gli dava la presenza di tutte quelle celebrità, quali Arnoldo Foà, Lidia Alfonsi, Anna Proclemer, nella “sua” villa considerata casa sua”. Infine dobbiamo ricordare anche il negozio di fiori gestito dalla moglie, signora Lina, Don Ianuzzu preparava il vivaio in contrada Runco le cui piante e i fiori sempre freschi erano coltivati e raccolti per il negozio della moglie”.

Villa comunale: La cerimonia

La cerimonia si è svolta innanzitutto con la benedizione del viale e di tutto il giardino impartita da Padre Salvo Randazzo. Erano presenti alcuni componenti dell’Amministrazione comunale, oltre al sindaco Salvatore Gallo, la figlia Marinella e i nipoti di Don Iano Dipietro e i suoi parenti. Un bel numero di amici hanno partecipato per ricordare don Iano con molto piacere e riconoscenza.

Villa comunale, il viale principale a Sebastiano Dipietro ultima modifica: 2022-07-01T09:00:00+02:00 da Luisa Itria Santoro

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Julieta B. Mollo

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