L’Amministrazione Comunale intitolerà il viale centrale della villa comunale a Sebastiano Dipietro, don Iano, già giardiniere dipendente del Comune di Palazzolo Acreide. La cerimonia si svolgerà il prossimo 27 giugno alle 17,30 con la partecipazione della famiglia. “Un momento – spiega il sindaco Salvatore Gallo – fortemente voluto dalla attuale Amministrazione per ricordare chi ha donato tanto alla nostra comunità, dopo quasi 36 anni dalla sua dipartita. Per valorizzare anche con la memoria di chi ha donato bellezza alla nostra comunità e tramandare alle future generazioni il ricordo di chi ha contribuito a dar lustro a un luogo cosi importante per i palazzolesi“.
Iano ra villa, una vita dentro il giardino pubblico
Sebastiano Dipietro, detto “Iano ra Villa”, nacque a Palazzolo Acreide l’11 giugno 1920. A 18 anni venne nominato aiuto giardiniere del Giardino pubblico. E dopo su nomina del Comune ne divenne custode per 40 anni. Curava con passione le aiuole della villa comunale, che in tutte le stagioni erano fiorite. Amava decorare le siepi, come le originali “forme ad arancino a spirale”, tuttora visibili nei viali. Amava molto il suo lavoro e considerava lo stesso giardino come una sua creatura.
Le tecniche di lavorazione
Faceva lui stesso il “semensario”: dai semi nascevano le piantine che poi venivano trapiantate nelle aiuole. Per questa passione dimostrata per la floricoltura ricevette vari riconoscimenti e premi; si vantava, anche, di essere tra i primi soci della nascente Interflora. Visse anche l’esperienza dolorosa della Seconda Guerra mondiale, era caporal maggiore della Divisione Garibaldi in Montenegro. Rinchiuso in un campo di concentramento in Germania, vi rimase circa due anni, fino alla liberazione.
Don Iano era una persona allegra e gioviale e per questo motivo era sempre attorniato da tantissimi amici, con i quali condivideva gite, pranzi e cene; infatti era amante del buon cibo, che lui stesso spesso cucinava e anche del buon vino, per cui possedeva delle botti, che ogni anno per San Martino spillava assieme agli amici. Fu uno dei fondatori del Circolo ricreativo “Akrai” e ricoprì la carica di presidente per vari anni. Morì il 29 settembre del 1986 all’età di 66 anni.