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Martirio di San Sebastiano, si presenta il quadro

Dipinto Martirio Di San Sebastiano

Un appuntamento da non perdere, un momento di cultura per conoscere da vicino un quadro importante per Palazzolo. “Martirio di San Sebastiano” è il quadro custodito nella basilica di San Sebastiano a Palazzolo. Questa sera alle 19 un incontro culturale promosso dalla sezione di BCsicilia di Palazzolo Acreide e dalla Basilica. L’opera è datata 1714. Dopo la presentazione di Padre Salvo Randazzo, parroco della Basilica di San Sebastiano, sono previsti gli interventi di Luigi Lombardo, presidente di BCsicilia Sede di Palazzolo Acreide, e di Paolo Giansiracusa, Storico dell’arte e Accademico dell’Albertina di Torino. L’incontro di terrà nella Basilica parrocchiale di San Sebastiano a Palazzolo Acreide.

Il martirio di San Sebastiano, un po’ di storia

San Sebastiano visse quando l’impero era guidato da Diocleziano. Comandante della prestigiosa prima corte pretoria a Roma per la difesa dell’imperatore, sostenne i cristiani incarcerati, provvide alla sepoltura dei martiri e diffuse il cristianesimo tra i funzionari e i militari di corte, approfittando della propria carica imperiale. Ma quando Diocleziano, che aveva in profondo odio i fedeli a Cristo, scoprì che Sebastiano era cristiano, lo condannò a morte. Fu legato ad un palo in un sito del colle Palatino, denudato, e trafitto da frecce. Fu creduto morto. Ma non lo era, tanto che una donna, Irene, andò a recuperarne il corpo per dargli sepoltura, si accorse che il soldato era ancora vivo. Lo curò finché Sebastiano guarì e continuò il suo impegno. Ma Diocleziano lo scoprì e ordinò che Sebastiano fosse flagellato a morte.

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Un particolare della basilica di San Sebastiano

Il culto di San Sebastiano

Il culto per il santo bimartire è presente in molte città italiane. Venerato anche in Sicilia in molte città tra cui Palazzolo e Melilli in provincia di Siracusa. Spesso, in passato, Sebastiano veniva invocato come protettore contro la peste. Il suo martirio ne è testimonianza. Attualmente, in Italia, è il santo patrono della polizia municipale e da tutte le malattie contagiose. Oggi è anche invocato contro le epidemie.

I tesori della basilica

Come riporta Luisa Santoro in un suo approfondimento dedicato agli stucchi della basilica di San Sebastiano, sono molti i tesori custoditi nella chiesa. “L’operaio Gianforma – scrive Luisa Santoro -, descrive in maniera dettagliata “come deve stuccare e rifare la nave, i putti, le colonne, il cappellone”. Inoltre, dice Tonino Grimaldi, in un suo articolo pubblicato in Studi Acrensi (II-1984-1995) e intitolato La facciata della chiesa di San Sebastiano, che “il Gianforma propose delle modifiche, come per esempio, riformare nel disegno gli ornamenti” che si trovavano nelle vele degli archi e che dovevano essere ornarti a piacere dei procuratori. Questi dovevano pagare per i lavori 220 onze. Inoltre i procuratori si impegnavano a fornire il materiale per stuccare la chiesa. Grimaldi ritiene che durante i lavori “qualcosa non sia andato per il verso giusto, perché alcuni stucchi non furono completati”.

Martirio di San Sebastiano, si presenta il quadro ultima modifica: 2021-06-11T09:00:00+02:00 da Federica Puglisi

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