Il 13 luglio, presso l’Auditorium di Palazzolo, è stata inaugurata una mostra di pittura di artisti palazzolesi. La collettiva dal titolo “Segno, memoria e figurazione”, nasce dalla volontà dell’artista Paola Raffa, docente di “Disciplina Laboratorio di Architettura”, corso “Architettura e Ambiente”, presso il Liceo Artistico “Matteo Raeli” di Noto.
Intento della mostra
L’intento di Paola è quello di “avvicinare le nuove generazioni e i giovanissimi artisti palazzolesi, all’arte dei maestri e degli allievi di un recente passato del nostro territorio, con l’obiettivo di ridare luce e visibilità agli artisti che hanno costituito e costituiscono tutt’oggi una risorsa e una ricchezza per il patrimonio artistico e culturale del nostro paese. Gli artisti in mostra sono Paolo Corsino, Enzo Nieli, Eugenio Orciani, Giuseppe Bennardo, Paolo Scrofani, Paolo Vendetti, Andrea Latina, Paola Raffa, Francesco Carbone, Aurelio Caliri. Inoltre la mostra espone due dipinti di Ignazio Caruso e del figlio Andrea, per rendere omaggio ai due artisti scomparsi e dei quali non bisogna perderne la memoria.
Mostra di pittura: L’inaugurazione
Il nastro è stato tagliato dall’artista prof. Paolo Corsino, ha introdotto il vernissage la vicesindaco Nadia Spada. L’assessore alla cultura ha sottolineato che la collettiva “è un’esposizione significativa di opere pittoriche importante, che mette insieme i maestri d’arte palazzolesi creando un dialogo tra loro”. Il timone è stato passato a Luisa Santoro, archivista e conservatrice di beni culturali la quale ha spiegato che valorizzare i nostri artisti locali è necessario, anzi d’obbligo, perché, dimenticare è come offendere coloro che hanno prodotto arte e cultura nel nostro territorio.
Mostra di pittura: un quadro come un libro
Un quadro, una pittura è come un libro da leggere, a qualsiasi epoca o tendenza o movimento artistico appartenga. Come ogni libro, il quadro ha una prefazione su cui bisogna indugiare a lungo, soppesandone contenuto e valore di chi l’ha scritta, prima di iniziare a «sfogliarlo». Nella prefazione di un libro, come per un dipinto, è indicata la storia dell’autore, quella umana con le vicende della sua vita e quella «critica» con la collocazione nel periodo e nella corrente che gli competono. Sarebbe bello entrare negli studi dei nostri artisti, sarebbe come entrare nella stanza della luce dal buio delle cose comuni del mondo, per respirare l’atmosfera di creatività e di cultura che vi aleggia.
Creare un’esposizione ricca di generi artistici diversi
Scopo della collettiva è, -come ha spiegato Luisa, – anche di creare un’esposizione ricca di generi artistici, i quali riletti con nuovi occhi possono far emergere risultati di nuovo interesse. Questa collettiva, spero possa servire ad aprire nuove prospettive interpretative in modo da collocare i nostri artisti in inquadramenti storici più aperti. Cosa significa questo? Le interpretazioni del fenomeno artistico, sono molto numerose, si possono tuttavia distinguere modi diversi di avvicinarsi ai nessi tra arte e società: uno, di tipo antropologico, che studia lo spazio e le funzioni che i fenomeni artistici occupano entro una certa società.
Produzione artistica
Un altro scopo, proprio degli storici dell’arte, che legge nella produzione artistica, la capacità di esprimere i problemi e i valori di una società, e punta generalmente la sua attenzione sullo stile e sull’iconografia delle opere. Un terzo, di tipo sociologico, indaga sui modi in cui i rapporti tra arte e società si sono strutturati e intessuti. Ma anche sulle funzioni attribuite alle opere, sulla figura, la situazione sociale e la carriera dell’artista, sulle forme della committenza, sul mercato, sul pubblico. Infine rivolto un augurio agli artisti “che possano incontrare dei critici d’arte preparati e onesti nell’esprimere giudizi e consigli, capaci di inquadrarli nel contesto artistico contemporaneo”.
Ha concluso la manifestazione Maria Teresa Galizia che ci ha allietato con le note del suo violino. La mostra rimarrà aperta dal 13 al 28 luglio dalle ore 18 alle 22, presso l’Auditorium di Palazzolo Acreide.
