Quando l’arte è una passione di famiglia, tale da essere trasmessa da padre in figlio, di generazione, con risultati straordinari e sorprendenti. Paolo e Nicolò Scrofani sono due palazzolesi. Uno il padre, l’altro il figlio. Entrambi amano l’arte e ne hanno fatto un lavoro. Il padre da anni è un apprezzato artigiano ed ebanista, il figlio realizza dei quadri con una tecnica unica e non solo. Insieme condividono l’amore per l’arte in tutte le sue sfaccettature. Li abbiamo incontrati per farci raccontare questa passione.
Paolo Scrofani
Il padre, Paolo Scrofani, è un noto intarsiatore, un artigiano del legno. Nasce come falegname, ha studiato e lavorato per anni nel settore, fino alla decisione di avvicinarsi all’ebanisteria e realizzare con il legno e la tecnica dell’intarsio dei capolavori. “Ho fatto molte mostre in questi anni – racconta – soprattutto all’estero. Da Tokyo, New York e poi in Italia, come a Firenze. La prima mostra risale al 1986 nella chiesa del Collegio a Siracusa”. Utilizza per i suoi lavori una tecnica mista, e da autodidatta si è cimentato con la lavorazione del legno e in aggiunta il ritocco pittorico. Guardando i suoi quadri, infatti, sembrano dei dipinti, invece sono come piccoli puzzle, realizzati con cura e meticolosità. Scultura dunque e intarsio policromo, intaglio ligneo e pittura, tecniche diverse che richiamano all’antico ma si adattano alla modernità.
Alcune opere di Paolo Scrofani
Nicolò Scrofani
Il figlio, Nicolò Scrofani, si è diplomato al liceo Artistico di Palazzolo e poi si è trasferito in Belgio per perfezionarsi nella tecnica del tatuaggio. Ha così iniziato a fare il tatuatore, per poi tornare in Italia. E soprattutto nella sua città. Qui ha aperto uno studio, che è un laboratorio d’arte, dove oltre a realizzare tatuaggi, organizza con l’aiuto della sorella Natasha e della sua famiglia, delle esposizioni d’arte, in tutte le sue forme. E poi crea quadri, con una tecnica unica. Ad un primo impatto non si nota. Ma guardando bene i suoi quadri si scopre una tecnica particolare. Disegna, infatti, con le penne bic, sia su tela che su legno. E il risultato è davvero unico. “Ho deciso di ritornare a Palazzolo e scommettere qui – racconta Nicolò- creando questo studio che vuole essere un luogo aperto a chiunque ami l’arte e voglia sperimentare nuovi progetti”.
Lo studio “Kokò” si trova in via Gaetano Italia ospita diverse mostre ed eventi. Alcuni quadri di Nicolò Scrofani.
I due Scrofani continuano quindi il loro lavoro e la loro attività. A breve ci sarà anche una mostra proprio a Palazzolo dei quadri di Paolo. E per conoscere i suoi lavori lo si può contattare al numero 330682847 o all’indirizzo mail [email protected].
