Premio internazionale di fotografia, traguardo per il palazzolese Caracò

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La fotografia come un’esigenza, un premio al palazzolese Caracò

Caracò

La sua fotografia nasce dall’esigenza di esprimere il suo punto di vista sul mondo. Non sono foto celebrative ma sono senza dubbio immagini ricche di fascino quelle scattate da Rino Caracò di Palazzolo. A lui un prestigioso premio di un concorso internazionale di fotografia. Si è classificato come primo finalista italiano ed è risultato il vincitore finale. In palio la possibilità di esporre le sue opere ad una collettiva a Berlino e di vedere le sue immagini fare parte di un catalogo insieme ad altri fotografi contemporanei. Un traguardo importante per Caracò anche perché i finalisti del concorso sono tutti fotografi professionisti, molti già riconosciuti con premi importanti in passato. La competizione è promossa da “The independent photographer”.

Foto di Caracò

L’immagine di Caracò che ha vinto il premio internazionale

La foto vincitrice e la sua storia

Uno scatto ricco di significato, l’immagine realizzata da Caracò. La foto vincitrice del concorso raffigura Loveth, un ragazzo, quale esempio di integrazione in un contesto già difficile come il quartiere di Librino a Catania. Questo ritratto è il simbolo di un sogno personale di diventare un musicista, ma anche un esempio di umanità che in Sicilia trova terreno fertile. Questa foto è stata scattata a Catania. Il giovane è un ragazzo nigeriano di 18 anni, un migrante che studia in un istituto musicale di Catania e suona diversi strumenti musicali. Il suo sogno è quello di diventare un grande musicista. Intanto vive a contatto con il quartiere di Librino, zona di frontiera della città di Catania ed esempio di integrazione per chi crede in un futuro migliore. Il concorso, come riporta il sito ufficiale https://independent-photo.com/themes/november-2018/, dà la possibilità ai fotografi di esprimere la propria creatività e di raccontare il mondo.

Le sue foto realizzate durante i viaggi

Caracò si occupa di realizzare reportage. E’ un viaggiatore. Di recente si è recato a Cuba e in Birmania e a breve partirà per l’India. La sua quindi non è una foto celebrativa ma il frutto di un lavoro da autodidatta. Il suo profilo come riporta su https://www.vogue.it/photovogue/portfolio/?id=163837, è ricco di immagini scattate in tante parti del mondo a contatto con culture e civiltà diverse. La sua è una fotografia che mira a definire i contorni delle identità personali e sociali attraverso i ritratti e le fotografie di viaggio. Definisce la sua fotografia come “un magnete, un percorso spazio/temporale verso una continua rivoluzione”. Il suo essere autodidatta nasce da un’esigenza di non subire una formazione rigida e precisa.
Il calzolaio di Cuba

La foto di un calzolaio scattata a Cuba nel gennaio 2016

Un percorso da autodidatta

E questo gli ha permesso di raggiungere questi risultati con tanto studio e tantissima sperimentazione sulla strada attraverso i viaggi che ha fatto. E quando lo si incontra per parlare di questa esperienza lui è molto timido e riservato. Ama poco autocelebrarsi, ma questo riconoscimento non può passare inosservato. Segna ancora una volta un traguardo importante per un’altra persona di Palazzolo che ama l’arte e la creatività. E la sperimenta nei suoi reportage a contatto con il mondo. Le sue foto catturano volti, sguardi, paesaggi, luoghi della memoria e antichi mestieri e tradizioni. Un omaggio e un punto di vista d’eccezione sulla vita e le sue sfaccettature.
La fotografia come un’esigenza, un premio al palazzolese Caracò ultima modifica: 2019-02-05T10:34:38+01:00 da Federica Puglisi

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