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Lorenzo Maria Bottari un artista internazionale

Lorenzo Maria Bottari

A Modica, nella casa natale di Quasimodo, vengono ospitate le pitture di Lorenzo Maria Bottari ispirate dalle poesie del poeta. Contemporaneamente presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso dal 10 al 30 agosto 2019 sono esposte 55 tele del pittore Lorenzo Maria Bottari dipinte dal 1991 ad oggi. L’incontro con l’artista è stato interessante e molto piacevole. L’autore accoglieva i visitatori gentilmente,  raccontava loro parte della sua vita artistica e tutto ciò in un ambiente sereno e ospitale. Lorenzo Maria Bottari nasce a Palermo nel 1949. Quest’anno il 29 di agosto compirà settant’anni. Un traguardo pieno di soddisfazioni perché le sue mostre sono state realizzate anche all’estero. Lorenzo Maria Bottari frequenta Palazzolo Acreide fin da giovane, tanto che, anche se non palazzolese di origine, lo si può ritenere d’adozione e qui ha organizzato molte mostre.

Lorenzo Maria Bottari e la scoperta del dono della pittura

Racconta l’artista: «Quando andavo a scuola, in collegio è successo che i professori e le suore si accorsero della mia predisposizione alla pittura e al disegno. Loro mi consigliarono di frequentare l’artistico, dopo le medie,  perché aiutavo i compagni a completare i disegni. Però io non capivo, perché le cose che disegnavo e gli aiuti ai compagni li facevo istintivamente, non c’era da parte mia la coscienza di questa realtà, di avere questo dono. A 12 anni c’era chi mi comprava le tele, chi i colori, poi io facevo cambio con un mio dipinto. Infatti i dipinti di questo periodo non sono più riuscito a recuperarli neppure in fotografia.

Lorenzo Maria Bottari e il percorso artistico a Firenze

A 16 anni Lorenzo Maria Bottari desiderava andar via da casa per andare a trovare Picasso,  anche se non conosceva la sua abitazione. Egli dice infatti: «alle 5 del mattino i miei fratelli mi hanno fermato. Ho avuto il coraggio poi a 18 anni di andare via e vivere per alcuni giorni per strada a Firenze. Mia mamma di nascosto mi mise 10 mila lire nella tasca dietro ai pantaloni. Poi un pittore mi vide e mi ospitò a casa sua. Aveva visto un bravo ragazzo, ovviamente la gente non è stupida, si era accorto della mia bravura nel dipingere. Insomma dopo un anno esponevo le mie opere con Pietro Annigoni, Guido Borgianni,  artisti molto importanti a Firenze. Mi sono trovato, a soli 19 anni, a conseguire risultati molto importanti a Firenze. Dopo il militare andai a Londra e vi rimasi per tre anni.

Lorenzo Maria Bottari e Alda Merini

«Alda Merini l’ho conosciuta nel 1991, dice l’artista, ero subentrato come presidente dell’ associazione Multi- Art a Milano. Questo è stato un caso perché la mia vita non è stata programmata, anche se qualcuno si è inventato che ho progettato tutto. Invece no, io ho sempre preso nella mia vita le cose come vengono, anzi sono lusingato e sorpreso io stesso dei tanti accadimenti. Quando mi presentarono Alda Merini non sapevo chi fosse. Lei quando seppe che stavo dipingendo e interpretando alcune  poesie di Quasimodo, mi raccontò molte cose del poeta per poterlo meglio rappresentare nei dipinti. Infatti Alda aveva avuto una breve relazione con il poeta, interrotta perché aveva conosciuto Maria Cumani, moglie di Quasimodo. Personalmente ho ritratto la Cumani in un quadro che si chiama “La danzatrice”».

Le poesie di Alda e le pitture di Bottari

Quando la Merini vide un libro con poesie di Quasimodo e i miei quadri (era la prima edizione) mi disse: “Quando la fai una cosa del genere per me?”.Era il 2001 e lì per lì fui preso un po’ in contropiede. Io per fare qualcosa devo studiare, mi deve colpire qualcosa, allora è successo che ho realizzato qualche interpretazione di alcune poesie e senza che Lei ne sapesse niente ho venduto dei quadri. Allora piano piano fui un po’ suggestionato e appassionato per approfondire lo studio delle liriche e delle sue poesie e ho realizzato altre opere che espongo nelle mostre.

Quasimodo e De Chirico

«Quasimodo non l’ho mai conosciuto – dice l’artista- mi ero avvicinato alle sue poesie, perché con  Alda Merini si parlava di lui, ma anche con Ibrahim Kodra mio maestro che lo aveva conosciuto così come Ernesto Treccani. Tu sai bene che ogni poesia ha una provenienza, ha una sua storia profonda che riguarda gli autori, i quali prima di essere interpretati sono stati studiati. Conobbi De Chirico al caffè Greco perché lui frequentava quel bar, lì era di casa».

Lorenzo Maria Bottari, I Dinosauri ad Altamura
Lorenzo Maria Bottari, ha aggiunto tra i suoi bestiari anche i dinosauri

L’incontro con Guttuso

«Guttuso l’ho incontrato in diverse mostre ed è normale che quando si incontra un artista si viene influenzati. Ma ho cercato di essere sempre me stesso, quando ho capito che la vera forza viene da quello che si è e non da quello che si copia. Un giovane iniziando il suo percorso cerca di copiare i grandi maestri, solo così impari il mestiere, ma poi bisogna essere se stessi». Antonio Miredi scrive: «l’incontro tra la parola poetica di Quasimodo e la forma delle immagini di Bottari avviene attraverso la nostalgia mitica dell’infanzia, povera di beni materiali, ma ricca di sogni della mitica Sicilia».

I colori vivaci delle sue opere

Penso, dice Bottari, che aveva ragione Raffaele de Grada quando diceva che un pittore meridionale, ance se vive sotto la nebbia della Madonina, nel cuore e nell’inconscio i colori li ha dentro. Vivendo a Milano quei colori me li porto nel DNA, dalle mie origini palermitane. Ogni pittore che si rispetti ha un suo mondo sia coloristico sia poetico. Io ho anche il mio bestiario: l’ippogrifo che lo tratto da cavallo. Il cavallo alato che è diventato un ippogrifo meccanico, metafisico. Oggi ho aggiunto i dinosauri.

Chiesa San Giorgio con una particolare rappresentazione del santo
Chiesa di San Giorgio, con una particolare rappresentazione di san Giorgio

Il quadro con San Giorgio

Il san Giorgio io l’ho voluto fare con uno scenario e una scenografia teatrale. Poi c’è anche la luna per ricordare l’allunaggio, i 50 anni dell’allunaggio sulla luna. Ho voluto contemporaneamente mettere in primo piano questo san Giorgio come se fosse una marionetta. Quindi una rappresentazione di realtà e di fantasia. Di Lorenzo Maria Bottari Miriana Ronchetti scrive: «Credo che Lorenzo sia prima un poeta e dopo un pittore». Per Alda Merini: «Bottari è un pittore angelico che parla di paradisi, di pittura con uno sguardo che noi abbiamo perso».

Lorenzo Maria Bottari un artista internazionale ultima modifica: 2019-08-26T09:00:54+02:00 da Luisa Itria Santoro

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