Un documentario su San Sebastiano, rivive la tradizione

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La tradizione di San Sebastiano, il racconto in un documentario

Le prime immagini del documentario su San Sebastiano

Un racconto per immagini della festa di San Sebastiano a Palazzolo. Non un video tradizionale, bensì quasi un corto. Una storia che fa da base a un susseguirsi suggestivo di sequenze, che raccontano una tradizione che ogni anno si rinnova.

Il progetto

E’ il documentario che è stato realizzato da Mario Matarazzo e verrà presentato in piazza del Popolo lunedì 13 alle 21,30. A commissionarlo il comitato dei festeggiamenti. Le riprese sono state fatte durante la festa dello scorso anno. E’ un video che va oltre i tradizionali canoni perché si sofferma sui dettagli, ci sono improvvisi flashback e poi la musica scelta a voler sottolineare ogni emozione. “Il messaggio che abbiamo voluto trasmettere – racconta Matarazzo – è proprio quello delle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, da quando si è bambini ad adulti”.

Le fasi di montaggio del documentario su San Sebastiano

La storia

Il racconto inizia con le prime sequenze girate nell’ebanisteria Costa, un luogo ricco di storia e di tutti quegli elementi che caratterizzano l’antico mestiere. Un luogo che oggi non è più in uso ma ancora conserva la memoria. E’ qui che un nonno fa vedere al nipotino la “varicedda” di San Sebastiano. Lui con emozione si prepara con gli amichetti per la tradizionale uscita che anticipa la festa.  Poi come in un salto temporale si rivede questo piccolo diventato ormai adulto che si trova sotto la vara del santo, tra i portatori pronto per la “sciuta”. Il documentario racconta così i vari momenti della festa, soffermandosi sui volti dei fedeli, stanchi e provati per il tragitto. Sulle donne e sulle loro preghiere, sui bambini che vengono offerti al santo. E così anche il protagonista della storia presenta a San Sebastiano il suo piccolo, quasi a voler trasmettere ancora una volta quella tradizione così forte.

I vari momenti raccontati

Il documentario così tocca i vari momenti della festa. Dopo la sciuta, la processione, la salita con la catena umana di via Fiumegrande, il rientro in chiesa, l’ottava con l’uscita della vara “che cianciani”. E sono suggestive anche le immagini dall’alto realizzate con le nuove tecnologie come il drone che permettono di inquadrare tutto il quartiere. I tetti dei palazzi, i monumenti, tra i colori dei fuochi della sciuta e gli nzareddi.

Il montaggio del video su San Sebastiano

La frase conclusiva

A chiudere il documentario, quasi un ritorno al suo inizio, una frase ricca di significato. “E fino a quando ci sarà un nonno che allaccerà il fazzoletto del suo santo al collo del suo nipotino, le feste dei nostri santi patroni continueranno a vivere e a tramandarsi nei secoli”. Il video è per la regia di Mario Matarazzo. Le riprese sono di Matarazzo, Tommaso Latino, Santo Cassiba, Davide Matarazzo, Diletta Pia Paoletti. La voce narrante è di Attilio Ierna, la fotografia di Lello Fargione, i testi di Nello Blancato. Il video vede la partecipazione di Vittorio Costa, Gaetano Rizza e del piccolo Sebastiano Ceccarelli.  “E’ una storia semplice – spiega Blancato – che diventa emozionante con i vari flashback. E’ una tradizione che fa parte della nostra cultura, che si tramanda di padre in figlio, con il filo conduttore di quel fazzoletto, che rappresenta un filo rosso di questo paese, che è la culla delle feste dei santi da San Paolo, San Sebastiano, Addolorata, San Michele”.

Il documentario è in vendita in chiesa.

Altre immagini del montaggio del documentario su San Sebastiano

La tradizione di San Sebastiano, il racconto in un documentario ultima modifica: 2018-08-08T09:58:54+02:00 da Federica Puglisi

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