Ancora una volta la comunità palazzolese è chiamata ad un gesto di solidarietà. È stata aperta una raccolta fondi per raggiungere la non indifferente cifra di euro 70 mila per alleviare, attenuare e dare una speranza ad un nostro concittadino. In questo periodo difficilissimo legato alla pandemia, ai rischi da contagio, al divulgarsi del virus una famiglia palazzolese combatte con una rarissima patologia. È la storia di Giuseppe Cannatella, lavoratore progettista a Modica trasferitosi dopo il matrimonio con la moglie Laura Nitto a Palazzolo. Giuseppe ha 50 anni con amore e devozione si è costruito una famiglia.
Giuseppe Cannatella e la cura con cellule staminali
Ha bisogno di una donazione per cura con cellule staminali. Il trattamento con le cellule staminali con il trapianto di queste nel sangue. Questo trapianto tratta malattie e condizioni patologiche del sangue e del sistema immunitario o per rigenerare il sistema ematopoietico dopo trattamenti per specifici tipi di cancro. Per questo tipo di intervento è necessario recarsi all’estero per avere una speranza, una possibilità per combattere questa malattia. L’appello del sindaco Salvatore Gallo e dell’assessore Maurizio Aiello su Facebook è rivolto a tutta la comunità. Al fine di poter dare un piccolo contributo e per dare una piccola possibilità di lotta a questo nostro concittadino.
Il racconto di Giuseppe Cannatella
“Nel febbraio 2020 – racconta Giuseppe al sito gofundme – ho iniziato ad accusare dei problemi fisici, giorno dopo giorno la mia salute anziché migliorare peggiorava. Ad aprile, dopo il primo lockdown, gli accertamenti clinici e la diagnosi: SLA in forma aggressiva. Una malattia neurodegenerativa insidiosa e fatale che progredisce con la perdita selettiva delle cellule, motoneuroni, del corno anteriore della colonna vertebrale. Una diagnosi che ti toglie il respiro, che ti lascia basito, alla quale non puoi né vuoi credere. Da allora sono iniziate la ricerca spasmodica dei centri di eccellenza italiani e le visite specialistiche: prima a Torino al Centro CRESLA, poi a San Giovanni Rotondo alla Casa Sollievo della Sofferenza. All’inizio mi è crollato il mondo addosso, ora ho metabolizzato anche se non mancano i momenti di sconforto.
La forza di lottare
Mi aggrappo agli affetti, alla famiglia, alla fede, il lavoro che ormai faccio da casa con sempre maggiore difficoltà e con il supporto di un amico che mi sostiene professionalmente. Sto vivendo sulla mia pelle l’incapacità del sistema sanitario nazionale a dare risposte rapide ed innovative “a noi malati particolari” che ci sentiamo di fatto abbandonati al nostro destino. In quest’ultimo anno io e la mia famiglia abbiamo impegnato tutte le nostre risorse economiche per pagare l’assistenza e le terapie di cui necessito giornalmente.
Oggi la mia speranza è rappresentata da una cura sperimentale a base di cellule staminali condotta in Svizzera, la clinica Swiss Medica Switzerland, alla quale potrei sottopormi nel prossimo mese di aprile qualora riesca a far fronte ai relativi costi. La terapia, che consiste in due cicli di trapianto, a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, ha un costo complessivo comprensivo di viaggio, ed assistenza di 70 mila euro”.
L’appello finale e le coordinate bancarie
Speriamo che questo appello venga accolto da tutta la cittadinanza palazzolese, e Giuseppe riesca a combattere questa malattia. Tornare a vivere per lui rappresenta una speranza per tutti quelli che giornalmente combattono con queste terribili malattie.
Per chi vuole dare il proprio contributo:
CONTO BANCO POSTA INTESTATO A CANNATELLA GIUSEPPE Codice IBAN: IT79Q0760117100001053648190 Codice BIC-SWIFT: BPP II T RR XXX CAUSALE- Donazione per cura con cellule staminali- nome-cognome
Grazie per l’informazione 👏