Tra Palazzolo e Noto il sito ricco di mistero di Santa Lucia di Mendola

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Un’acqua miracolosa, il mistero di Santa Lucia di Mendola

La festa di Santa Lucia di Mendola

Una chiesa rupestre in territorio di Noto ma a pochi chilometri da Palazzolo. E’ il sito di Santa Lucia di Mendola, una zona rurale che ogni anno a fine agosto si anima di una tradizione che si rinnova. Il luogo è suggestivo ma soprattutto lo è il mistero che si cela nell’acqua che sgorga dalla sua sorgente.

Il mistero dell’acqua

Negli ultimi anni grazie all’impegno di un’associazione di volontari il sito è stato sistemato. Non solo la chiesa ma anche la zona rupestre dove si trovano i ruderi. In questa zona sorge una sorgente la cui acqua sarebbe miracolosa. Sono state tante le testimonianza raccolte dai volontari dell’associazione. Molte persone, infatti, avrebbero usato l’acqua su ferite che riguardano gli occhi. Un mistero che è legato alla figura della santa. Si racconta che Lucia, per sfuggire alle persecuzioni, del periodo di Domiziano, riuscì a rifugiarsi nella contrada di Mendola dove visse in una grotta per nascondersi. Per combattere la fame e la sete ci fu un miracolo: da una roccia sgorgò una sorgente di acqua. E proprio quell’acqua fu considerata negli anni successivi miracolosa. Tanti i pellegrini che si recavano alla sorgente per raccoglierla e curare gli occhi da malattie e cecità. Una tradizione, per chi crede, che continua ancora oggi.

L'interno della chiesa di Santa Lucia di Mendola

I festeggiamenti di fine agosto

E ogni anno da fine agosto e per la prima domenica di settembre si svolgono in questa contrada i festeggiamenti. Un lavoro che viene compiuto dall’associazione che opera nella zona e che organizza in dettaglio l’evento. Non solo la festa tradizionale, come quelle che si svolgono in estate a Palazzolo, ma anche sagre gastronomiche ed escursioni. La vigilia della festa è caratterizzata dall’arrivo dei pellegrini e dalla benedizione dell’acqua. In serata la musica e l’apertura degli stand di prodotti. Il programma in dettaglio si può visionare sulla pagina facebook dell’associazione https://www.facebook.com/Ass-Santa-Lucia-di-Mendola-297159727118446/.

Santa Lucia di Mendola zona rupestre del sito

Il giorno della festa, la domenica, i colpi di cannone annunciano l’inizio della festa e poi ci saranno le messe alla presenza dei pellegrini. Nel pomeriggio i tradizionali giochi che ricordano le antiche usanze che c’erano un tempo. Poi spazio alla messa e al termine alla processione serale. Ci sarà la “Sciuta” del simulacro di “Santa Lucia” che sarà portato in processione nella frazione di Santa Lucia di Mendola, tra Serravetrano, Acquanuova, Baulì, Fondi e Porticaletto. Il rientro in serata e lo spettacolo pirotecnico concludono i festeggiamenti.

I resti dell'antica basilica di Santa Lucia di Mendola

Uno sguardo alla chiesa e alla sua storia

La chiesa di Santa Lucia è un edificio rupestre che conserva tutto il suo fascino e la sua storia. Ha una pianta a basilica, con una sola navata, un’abside, un altare. In questi anni sono stati fatti degli interventi per la manutenzione del sito e per la sua sicurezza, anche perché sono in tanti a visitarla.  Il culto di Santa Lucia avrebbe origini legate alla “toponomastica” della zona nota come “A Mennula ri Santa Lucia”, nome che deriverebbe dalla presenza di molti alberi di mandorlo. Poi venne costruito un eremo con una chiesa e un convento.  E sul sito web realizzato dall’associazione www.santaluciadimendola.it si possono conoscere i vari itinerari per andare alla scoperta della zona e della sua antica storia. Alcune foto sono tratte dalla pagina facebook creata dall’associazione.

Un’acqua miracolosa, il mistero di Santa Lucia di Mendola ultima modifica: 2018-08-31T09:16:16+02:00 da Federica Puglisi

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