Lo scorso 23 dicembre, nella sala conferenze dell’Archivio di Stato di Siracusa, si è svolto un interessante convegno dal titolo “Nuovi Studi, attività e progetti archivistici nella Sicilia Orientale”, promosso dall’Associazione Acquanuvena e finanziato dalla Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del MiC.
Convegno a Siracusa: gli interventi di quattro archivisti
Dopo i saluti di Saro Cuda, membro dell’associazione promotrice dell’evento, la Direttrice dell’Archivio, Olga Salemi, ha introdotto e poi moderato il convegno. Nel corso della mattinata si sono susseguiti quattro archivisti-relatori con i seguenti interventi: Luciano Buono, con “Gli archivi notarili per la storia della ricostruzione a Caltagirone e nel Calatino dopo il 1693”;Concetta Lauretta, con “L’Archivio storico del Comune di Noto: Fondo Preunitario e Archivi aggregati”; Vanessa Leonardi e “L’Archivio privato di Giuseppe Bianca: nuovi studi e proposte di valorizzazione”; Valentina Sambataro e “Le carte (in)visibili: gli archivi di persona in Sicilia e il caso Verga”.
Importanza di archivi notarili e del Fondo Preunitario comunale di Noto
Nel primo intervento, Luciano Bono ha parlato dell’importanza degli archivi notarili, al cui interno sono custodite preziose informazioni utili per la ricostruzione storica di quei paesi, ad iniziare da Caltagirone, avvenuta dopo il sisma del 1693. Il fondo notarile è stato studiato solo per il 10%; si auspica per il futuro una ricerca approfondita, del periodo post sisma, della Sicilia orientale. Col secondo intervento, Concetta Lauretta ha parlato sull’ordinamento e sull’inventariazione del Fondo Preunitario dell’archivio storico comunale di Noto. Importante la scoperta di archivi aggregati privati, cioè archivi di famiglie e di privati che hanno arricchito il fondo archivistico comunale, oggi per fortuna riordinato.
Convegno a SIracusa: Archivio Giuseppe Bianca
Il terzo intervento, quello di Vanessa Leonardi che ha voluto percorrere la produzione scientifica e letteraria di Giuseppe Bianca, rivalutando questo importante ed ecclettico studioso del 1800, alla luce di nuovi studi effettuati su questo fondo, che a vent’anni dall’acquisizione da parte dell’Archivio di Stato di Siracusa restituisce molte novità. Lo studio approfondito ed accurato di una importante pergamena medievale ha permesso a Vanessa Leonardi di tracciare una proposta di valorizzazione per riscoprire sia l’archivio sia i luoghi del Bianca e portare quindi alla luce un personaggio avolese importante.
Caso studio delle Carte Verga
Infine il quarto intervento di Valentina Sambataro ha riguardato il caso studio delle carte Verga. Tra problemi giudiziari e vicissitudini varie ,quest’archivio è stato trovato al suo interno disgregato, e ciò ha presentato molte difficoltà di accesso e di studio. La visione d’insieme della dott. Sambataro ha permesso di fare luce e chiarezza sulla situazione riguardo uno degli archivi più dibattuti della modernità archivistica e letteraria italiana.
Studi archivistici con prospettive nuove di studio
Quattro interventi diversi, su quattro casi studio siciliani, che hanno indagato le peculiarità e le criticità di archivi pubblici e archivi privati, aprendo a nuove prospettive di lavoro e di ricerca. Il Convegno ha rappresentato un’occasione unica per riunire archivisti, studiosi e appassionati del settore che hanno condiviso prospettive e idee volte alla valorizzazione del patrimonio archivistico isolano. In primavera è prevista la pubblicazione degli Atti del Convegno, con importanti approfondimenti che gli storici attendono per approfondire quattro tematiche importanti riguardanti la Sicilia orientale.