La notte del 3 maggio 2023 ritorna il pellegrinaggio dei devoti di San Sebastiano che anche da Palazzolo Acreide partono a piedi per giungere, al mattino seguente, a Melilli per onorare con fede e devozione il Santo dicendo “semu vinuti ri tantu luntanu, primu Diu e Sam Mastianu”. I pellegrini indossano un abito bianco con fazzoletti rossi e portano in mano un mazzo di fiori, sempre bianchi e rossi che all’arrivo in Basilica a Melilli offrono a San Sebastiano. Per i devoti di San Sebastiano, quest’anno è il diciassettesimo anno che si rinnova il pellegrinaggio al Santuario di San Sebastiano di Melilli.
La Festa di maggio
La festa di maggio a Melilli, in onore del patrono San Sebastiano, da qualche anno è stata inserita nel Registro che raccoglie le eredità immateriali. È un importante traguardo essere inseriti in un così prestigioso registro delle Eredità Immateriali che riguardano “l’insieme di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche – nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati- che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale”.
I Nuri e la devozione
Nello Blancato, citando S. Crescimanno nel suo articolo I nuri di San Sebastiano scrive: «Sino al 1890, “…i nudi venivano veramente nudi (onde il nome) cioè in costume prettamente adamitico, se togliete una pietosa fascia che covriva quelle certe parti, che taluni si ostinano a chiamar vergognose. In tale costume S. Sebastiano fu martirizzato, ed in tale costume i fedeli dovevano compiere il voto: non c’erano Cristi nè Madonne! Pietosa però, o provvida, intervenne la legge”».
San Sebastiano di Melilli: Evoluzione della Tradizione
Poi la tradizione si è evoluta e i devoti vestono in bianco con una fascia rossa. Inoltre nel 1586 papa Sisto V, con una bolla papale, concesse l’indulgenza di sette anni e altrettante quarantene a chi, prima confessato, poi si fosse recato in pellegrinaggio al Santuario di San Sebastiano a Melilli, il giorno della festa dai vespri al tramonto del sole. È da questo momento che i pellegrini iniziarono a giungere a Melilli fin dalle prime ore del mattino, dopo aver camminato tutta la notte dai luoghi vicini e la tradizione continua ancora oggi.
San Sebastiano di Melilli. I Nuri di Palazzolo: il programma
L’associazione dei “Nuri di San Sebastiano” di Palazzolo Acreide, anche quest’anno, sotto la guida di Nello Costanzo, ha organizzato il pellegrinaggio a piedi da Palazzolo a Melilli. Il programma è articolato in più giorni. Infatti il 30 aprile si svolgerà in Basilica San Sebastiano la Celebrazione Eucaristica alle 18.30 e la Benedizione degli abiti votivi. Il 3 maggio alle 19,30 raduno dei pellegrini in piazza san Sebastiano, distribuzione dei mazzolini di fiori, alle 20 si celebrerà la messa in preparazione del pellegrinaggio.
San Sebastiano di Melilli: Il programma
Come ogni anno i devoti passeranno e si fermeranno presso la Cappella del SS. Sacramento vicino la Basilica di San Paolo per la benedizione dei pellegrini. Infine alle ore 21,15 partenza dei pellegrini a piedi verso Melilli. Giorno 4 maggio alle ore 02,30 passaggio a Sortino e omaggio a San Sebastiano presso la Chiesa omonima. Alle ore 5,00 arrivo a Melilli, e in piazza S. Rizzo alle ore 5,15 lancio di lanterne in memoria dei nostri cari prematuramente scomparsi, alle ore 5,30 ingresso in Basilica per omaggiare san Sebastiano. I pellegrini palazzolesi, da quest’anno, saranno supportanti dal 118, secondo il volere del Comune. La protezione civile seguirà i nostri devoti palazzolesi fino a Melilli. Inoltre la Protezione Civile e le Forze dell’Ordine, inoltre, pattuglieranno come ogni anno le strade intraprese dai pellegrini da ogni parte della provincia di Siracusa.
I Nuri in pellegrinaggio insieme
Nel corso degli anni il gruppo dei Nuri e devoti di San Sebastiano di Palazzolo si sono uniti in gruppo, grazie a Nello, per andare in pellegrinaggio insieme. Insieme si è più uniti nella fede e nella tradizione. I ragazzi, mi piace chiamarli così, desiderano, insieme, dare testimonianza di appartenenza e di fede al loro santo protettore, anzi al nostro santo protettore palazzolese. Mons. Salvatore Caramagno disse che il pellegrinaggio è simbolo di fede e non può essere vissuta da soli ma insieme. L’individualismo e la pretesa di autosufficienza non portano alla vera vita.
Il pellegrinaggio insieme
Abbiamo bisogno degli altri, continua Monsignor Caramagno, abbiamo bisogno che la nostra vita sia inserita in un popolo che è quello di Dio, in cui lo Spirito Santo agisce. Pertanto, nel cammino di santità, occorre lasciarsi aiutare dai ‘fratelli di viaggio‘. Questo è vero e per questo motivo l’associazione “I Nuri di San Sebastiano” di Palazzolo Acreide invita tutti con il cuore e con la fede in Dio ad unirsi a loro in pellegrinaggio. Insieme si è più forti e si testimonia la fede in Cristo con più vigore, attraverso San Sebastiano, che fu martirizzato. I martiri sono i testimoni eroici della fede cristiana, professata a quel tempo fino alla morte, e noi fedeli, pellegrini e devoti dobbiamo imitarli con la nostra vita. Buon pellegrinaggio a tutti.